L’uomo nella notte si è presentato alla Caserma dei Carabinieri di Cassano d’Adda per confessare quanto aveva fatto. Il cadavere della donna era riverso sul letto, un fucile a pompa calibro 12, quella che si ritiene l’arma del delitto, era sul posto.
I due, coetanei e originari dello stesso paese in Sicilia, si conoscevano da moltissimi anni. Si erano poi ritrovati a Milano e avevano iniziato una relazione, andata avanti per diversi anni fino a quando, poco tempo fa, la donna aveva deciso di interromperla. Da circa due settimane i due vivevano comunque a casa di lei, nel Comune dell’hinterland milanese. Lei aveva deciso di ospitarlo (lui era di base a Bressanone, in provincia di Bolzano) per via delle norme sul contenimento dall’emergenza Coronavirus. Nessuno dei due risultava contagiato.
Si chiama Antonio Vena, il 47enne che si è costituito dopo avere sparato, nel cuore della notte, la vittima si chiamava Alessandra Cità. L’uomo, che non aveva precedenti a Milano, questa mattina è stato sentito per circa 4 ore e mezza dal pm di turno Giovanni Tarzia
fonte ANSA
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