Un bambino nato all’ospedale Beauregard di Aosta è risultato positivo all’infezione da nuovo coronavirus. Il parto è avvenuto la scorsa settimana, nella notte tra giovedì e venerdì. La madre, residente in una zona della periferia di Aosta, anche lei positiva, ha partorito con 38 di febbre. Il risultato del tampone è arrivato il giorno dopo la nascita.
All’interno dell’ospedale Beuregard è stata riorganizzata la degenza nei reparti di Ostetricia e Pediatria. In Valle d’Aosta fino a oggi l’epidemia ha causato 993 positivi e 123 decessi. Il ritorno ai «casi zero» è previsto non prima del 13 maggio.
Stanno bene mamma e neonato
Sono due le donne positive al Covid 19 che nei giorni scorsi hanno partorito all’ospedale Beauregard. In uno dei due casi il bambino, nato pretermine, è risultato positivo al virus. Il piccolo sta bene ed è asintomatico, così come la donna. Per sicurezza verrà tenuto in osservazione, in isolamento assieme alla mamma, per 15 giorni.
Non ci sono evidenze di passaggio in utero
Nei precedenti casi studiati a livello internazionale il contagio è sempre avvenuto attraverso lo stretto contatto con la madre nelle prime ore di vita e non in utero. «Allo stato attuale delle conoscenze si ritiene che non si trasmetta in utero. I medici cinesi, nei 34 casi studiati, hanno cercato il virus nel liquido amniotico, nel sangue del cordone ombelicale e nei tamponi nasofaringei dei neonati: erano tutti negativi.
Il giornale britannico Guardian ha riportato il caso di un bambino positivo alla nascita, ma in realtà il tampone è stato fatto a 36 ore dal parto: quindi non si può escludere che l’infezione sia stata trasmessa post nascita e non in utero», spiega Serena Donati, direttore del Reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva dell’Iss, che coordina il gruppo “coronavirus in gravidanza, parto e allattamento”, per madri e i neonati, sotto l’egida dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
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