Ad occuparsi della fornitura domiciliare, a partire da ieri, sono infatti i postini, ma in molti casi, per varie ragioni, i destinatari di questi dispositivi di protezione individuale (due per nucleo familiare) non sono stati messi a conoscenza in tempo reale dell’avvenuta consegna, generalmente annunciata via citofono.
Risultato: è scattata la razzia nelle cassette postali da parte di chi ha ritenuto di doversene approvvigionare violando il settimo comandamento. O per rivenderle (anche se non c’è molto da far soldi visto che alla Regione sono costate 90 centesimi ciascuna), o per non averle ancora ricevute oppure. I furti sono avvenuti in ogni zona della città e l’ultima seganalzione arriva da Via Calenda.
E che sarà mai…per parecchi di voi i criminali veri sono quelli che corrono
siete lo scuorno
Adesso il problema principale è quello dei runner che non possono correre mentre per colpa di questo virus e di uno Stato non presente ci sono tanti padri di famiglia che non possono e non potranno garantire il pane ai loro figli!!!
Le cassette della posta a norma europea che sono in commercio da molti anni, non permettono di vedere dall’esterno il contenuto delle stesse e quindi risolvono il problema alla fonte…
Questa sottrazione di mascherine dovrebbe configurarsi come attentato alla salute pubblica con pene severissime, ma l’Italia è un paese di buonisti…..
Perchè non mettete una foto delle “mascherine in tessuto non tessuto idrorepellente e filtrante” costate 90 centesimi l’una? Sono garze monovelo che dovrebbero costare 9 centesimi l’una. E se le rubano pure…
Siamo a maggio ma delle mascherine in via luigi Manzella nemmeno l’ombra. …
Abito a fuorni in via Delle Calabrie. Solo nella mia cassetta non c’erano. Furto o distrazione?
Bah