Polifenoli e omega 3, due punti fermi di una dieta salutare, con abbondanza di antiossidanti come quella Mediterranea, che potrebbe, secondo i ricercatori, modificare la fisiopatologia dell’infezione da Covid-19. Il punto di partenza, spiega il professore Monda, direttore di Dietetica e Medicina dello sport della ‘Vanvitelli’, è “un concetto ampiamente dimostrato secondo cui una dieta ricca di antiossidanti è capace di prevenire molte malattie, tra cui quelle cardiovascolari, ma anche neoplastiche”.
“Partendo da questo dato acclarato – dice – abbiamo lavorato sull’ipotesi che un dieta ricca di omega 3 e polifenoli possa rimodulare la risposta infiammatoria e immunitaria”. Spazio, dunque, al pesce azzurro, ma anche al salmone, ricchi di omega 3, e all’olio extravergine d’oliva, ricco di polifenoli e antiossidanti. L’ipotesi mette in evidenza come alcuni meccanismi, che hanno un ruolo chiave nella risposta immunitaria e infiammatoria, possano essere influenzati da nutrienti e in particolare dagli acidi grassi omega-3, ben presenti nel pesce azzurro, e dai polifenoli dei quali è ricco l’olio extravergine d’oliva. “L’ipotesi progettuale è relativa a questi due alimenti – sottolinea – ma può essere estesa anche ad altri alimenti, a cominciare dai pomodori”. “Parliamo di un caposaldo del benessere che è una sana alimentazione, indispensabile per stare bene. Una alimentazione equilibrata, che non segua le mode del momento”.
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