Il testo prevede – scrive Il Mattino oggi in edicola – anche l’introduzione del Reddito di emergenza. L’assegno andrà da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare. Per poterlo richiedere sarà necessario essere residenti in Italia, aver conseguito un reddito nel mese precedente alla richiesta del sussidio non superiore al sussidio stesso e, infine, avere un patrimonio mobiliare (come per esempio conti correnti o postali) non superiore a 10.000 euro, aumentati di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare fino ad un massimo complessivo di 20.000 euro.
La bozza di decreto allunga, inoltre, il divieto di licenziamenti per altri tre mesi, oltre ai due mesi già decisi con il cosiddetto decreto di marzo. Le imprese che hanno effettuato licenziamenti potranno, senza sanzioni, trasformarli in Cassa integrazione.
Ci sono tanti poveri autonomi che stanno guadagnando soldi e non si sono mai fermati
… Fate i controlli xche non è giusto che prendono pure sussidi