Un mecenate per il Ponte dei Diavoli di Salerno: c’è un misterioso benefattore che da Roma ha chiesto informazioni al Ministero dei Beni culturali e ambientali per riqualificare l’acquedotto medievale. La spontanea offerta – come scrive il quotidiano “La Città” – sarebbe arrivata in piena emergenza sanitaria. A confermare la veridicità di questa proposta è stata la consigliera comunale Sara Petrone che è stata delegata dal sindaco, Vincenzo Napoli, proprio al progetto di riqualificazione del Ponte dei Diavoli, che versa in condizioni di assoluto degrado e che ha costituito in passato anche un pericolo per l’incolumità pubblica.
Mecenate per il Ponte dei Diavoli: da Roma si offre per finanziare riqualificazione
12 Commenti
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Visto che chi é investito della competenza e dell’onere di farlo, se ne frega, questo Angelo buono da Roma avrà capito la situazione e evidentemente ci tiene alla nostra città a differenza di altri. Onori e gratitudine a questo Angelo anonimo. Da salernitano che ama la sua città e che soffre vedendola in queste condizioni, la ringrazio e mi levo il cappello al suo cospetto
Che bella figura i merd, quel ponte è un pericolo da anni
Vergogna! Sono soldi che avrebbe dovuto stanziare il comune! Milioni di euro per luci d’artista e un acquedotto medioevale lasciato in rovina…
Speravo si fosse offerto per la demolizione… 4 mattoni inutili… 0 attrazione… 0 soldi incassati… e toglie pure luce alla strada…
x Alessandro
Se non fossi una personcina per bene ti manderei affanculo.
Alessandro metti almeno un po’ di segatura nella testa. Il rimbombo è forte. È una battuta ma non credo tu possa capire…assurdo
Alla fine si scoprirà che …. l’anonimo è Lotirchio
Ottimo.riqualificazione di un monumento cittadino.questo mecenate perché non compra anche la Salernitana?
Bisogna rispettare il pensiero di tutti, anche di quelli che scrivono fesserie da troglodita, tutto movida e rum e coca, come tale Alessandro Mignon?
X Alessandro. Nonostante ooooogni sforzo possibile, davvero non riesco ad accettare il Suo commento. Forse avrà delle ragioni per giustificare in questo modo inaccettabile l’incuria ed il disinteresse di questa amministrazione.
La vicenda dell’acquedotto medievale è emblematica del modo in cui questa città è stata amministrata. Prima si è permesso che la struttura venisse soffocata dal palazzoni squallidi, poi si è lasciato che andasse in rovina scegliendo di rincorrere l’illusorio progetto di realizzare un patrimonio architettonico dal nulla con risorse scarse o nulle piuttosto che valorizzare quello che già c’era. Ci vorrebbe un altro benefattore per il centro storico alto, ridotto in condizioni persino peggiori, ma immagino credo sia troppo.
È inqualificabile la posizione di quanti, o per ignoranza o per una malintesa forma di opposizione alla cura dei monumenti cittadini, hanno da ridire sugli interventi di recupero programmati, indipendentemente da chi si accollerà l’onere del finanziamento.
Sintomatico è quanto succede col ponte del diavolo. Finchè era in uno stato decrepito, nessun commento. Appena sbuca un generoso finanziatore per lavori di restauro, ecco la comparsa dei denigratori. Eppure non merita l’abbandono in cui da tempo si trova. Offeso anni fa dalla costruzione di anonimi palazzi proprio a ridosso del monumento, è stato sottratto ad una completa visione. Poi è stato parzialmente demolito e nelle restanti parti invaso da erbi infestanti.
È augurabile che gli interventi di manutenzione non si riducano alla sola pulizia di piloni e arcate, ma impegni i responsabili a creare anche un percorso protetto sotto gli archi per farne ammirare le forme e la fattura.