“Zero prenotazioni, non riapriremo”: 390 alberghi del salernitano si arrendono

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Gli albergatori del Salernitano si arrendono alle conseguenze economiche nefaste provocate dal Covid-19. Anche se dal prossimo lunedì 25 maggio potranno riaprire le loro strutture non lo faranno. Il mondo dell’ospitalità turistica, che nella nostra provincia – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – conta 390 alberghi è deciso a tenere i battenti ancora chiusi. A oggi le prenotazioni sono un miraggio e dei protocolli per accogliere eventuali ospiti in sicurezza non c’è traccia. A dare poi il colpo di grazia al settore, i dubbi sulla riapertura dei confini regionali il 3 giugno. «Capisco che De Luca abbia le sue esigenze, ma anche noi abbiamo le nostre», ha chiarito il presidente provinciale di Federalberghi Giuseppe Gagliano.

10 Commenti

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  • Tutti quanti hanno le loro esigenze, ma nelle esigenze del 99,99% dell’umanità stranamente non sono compresi gli alberghi del salernitano.

    Chiudete pure, a chi volete che importi? Se non avrete di che mangiare andate pure a protestare da quelli che dicono che l’Italia può vivere solo di turismo.

  • La cosa incredibile e’la rappresentazione offerta su Rai1 a Porta a Porta.Io ho ascoltato Franceschini e la mia sensazione e’che queste persone vivano in mondi paralleli.Questo fatto che la Politica abiti in mondi che non esistono genera automaticamente dei disastri.Gli albergatori non aprono ma in onesta`i B&B apriranno?Ne dubito.I Centri Commerciali funzioneranno?I negozi potranno sostenere le tasse?Gli studenti possono continuare a vivere in quel modo?I concorsi ammesso che si faranno come si faranno?E’fattibile tutto questo?La risposta ovviamente No.Lo Stato se ha problemi e’abituato a scaricare ogni responsabilita’sulle persone ridefinite cittadini.Il problema e’che questo sistema non e’piu’sopportabile.Uno Stato tanto inefficiente e bugiardo che fa scarica barile sui cittadini costruisce una societa’malata,poverissima e debolissima.L’Italia e’un Paese distrutto.E’finita per come la vedo io.Si tratta di capire solo chi comprera’questo paese che non ha una Identità,non ha alcun interesse al benessere delle persone,offre servizi scadentissimi e chiede troppo costruendo norme su norme su norme che non permetterebbero di lavorare a nessuno.Questo formalismo normativo esasperante ed esasperato costruisce regole che hanno un solo obiettivo:Non poter lavorare.Punto.Soluzioni?O scegliamo di farci governare dalla Svizzera ad interim o dobbiamo andare via in massa.Non credo si possa vivere in questa specie di Paese.Il problema c’era gia’prima del Covid.Oggi la situazione sebbene sia stata riscritta con nomi fighi come lockdown e altre figate,tolti i nomignoli fighi,resta una catastrofe.Andassero a fare in cu..e basta.

  • Certo che leggendo i commenti di anonimo italiano e di quell’altro seguente,ci si rende conto della pochezza umana e intellettiva dell’italiano medio. Non considerare che dietro ogni attività non c’è solo il titolare,ma anche decine di collaboratori che non lavoreranno,ma a voi non importa,forse perchè vivete di stipendio statale,di pensione,o peggio di reddito di cittadinanza. Ma se molte attività non riapriranno,lo stato,i comuni non incasseranno un bel niente e voglio vedere come lo riceverete lo stipendiuccio e la pensioncina.

  • x 7:51, 9:16

    A voi magari non importa nulla che siete dei cretini. Ad un sacco di gente importa, a partire da quelli che ci lavorano.

  • Stiamo per caso parlando dei lavoratori per lo più sottopagati o pagati in nero?
    Di gente che dovrebbe parlare tre lingue e a stento parla italiano?

    Capirai che ci stiamo perdendo, reddito di cittadinanza e via, tanto metà di loro già lo prende per lavorare a nero.

  • Non si tratta solo di strutture alberghiere che non riaprono, ci sono migliaia di persone che girano attorno a questa economia, industrie alimentari comprese. Mi dispiace che si arrendono senza almeno provarci

  • Diciamolo chiaramente, qua tutti, autonomi, imprenditori, commercianti, stiamo inguaiati…ognuno si salva come può.
    C è chi, aprendo, ha colto un ottima occasione, per aumentare i prezzi. Chi invece apre lasciandoli uguali e con spirito di sacrificio accetta di lavorare guadagnando la metà o cercando di pagare almeno le spese.
    C è chi, pur avendo sempre fatto fior di quattrini (magari approfittando di norme favorevoli o, come i lidi, di ritardi clientelari), si lamenta lo stesso.
    C è chi decide di non riaprire perché già stava inguaiato prima.
    C è chi minaccia di non apire perché poi, non avendo aperto, chiede soldi allo stato o, magari, come già si è verificato per altri settori, trovano una scusa, forse anche giusta, per poter aumentare i prezzi senza gogne.
    Non credo che tutti i 390 imprenditori non riescano a recuperare almeno le spese.
    Credo invece che tutti dovremmo darci da fare nel fare sacrifici e se quest anno, visti i morti, riusciamo a malapena a campare ci è andata fin troppo bene.
    Cmq anche se ormai ci siamo stancati delle lamentele di tutti continuate a farlo. Avete pur sempre il diritto di parlare e d altronde si sono lamentati pure i straricchi (autostrade) e chi aveva assistenza a go go senza averne veramente bisogno.

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