“La stagione 2020 è del tutto saltata – dice – non sappiamo se e quando riprenderà la stagione 2021. Chiediamo di esser ascoltati”.
Il Governo, come fa sapere, “è stato informato delle nostre richieste”. “Il bonus dei 600 euro erogati dall’Inps, per noi che siamo ex Enpass, da solo non basta – sottolinea – Chiediamo un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa dei settori e un tavolo tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura”.
Troppe incertezze pendono ancora sul mondo dello spettacolo.
Seppure dovessero ripartire le attività, dal prossimo anno, con le attuali indicazioni arrivate dal Governo “ben pochi teatri riaprirebbero”. “Il limite delle 200 persone per riaprire a giugno teatri e cinema – evidenza Matteo Garofalo – comprende anche personale di sala e vigili del fuoco, non sono 200 spettatori”.
In termini numerici, per un concerto di un big della musica, lavorano, in media, 700 persone: “Quando si va in tournée, spendiamo soldi, per gli alberghi, per mangiare. Sono soldi non immessi nel mercato. E in questo momento, se fosse possibile, noi staremmo a lavoro perché non siamo disoccupati, ma inoccupati e non per nostro volere”.
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