«Dal momento che la SS 163 che collega la Penisola Sorrentina alla Costiera troppe volte viene percorsa da folli centauri che scambiano la stessa per un circuito e pertanto, in molte curve valicano la corsia opposta di marcia costituendo pericolo per tutti coloro che la percorrono» si chiede «un intervento immediato al fine di mettere in sicurezza l’intero tratto di Statale, nonché l’incolumità di tutti coloro che la percorrono, sia come automobilisti, operatori del settore trasporto, che viaggiatori».
«In particolar modo si richiede che gli operatori di esercizio (conducenti di linea) possano svolgere l’attività lavorativa serenamente, istallando dissuasori di velocità o autovelox per controllare il flusso e rispettare i limiti di velocità imposti dal codice della strada» conclude la missiva.
Piuttosto utilizzate bus piccoli
Ma non diciamo fesserie! Certo come sempre ci sono alcuni stupidi che corrono in moto in costiera amalfitana-sorrentina, ma in percentuale molto maggiore ci sono i conducenti di auto e pullman che invadono quasi sempre l’altra corsia senza preoccuparsi dell’arrivo di mezzo dal senso inverso. Eppoi sono i motociclisti che muoiono nell’impatto o subiscono gravi menomazioni non certo i conducenti di mezzi che pesano minimo 13 Tonnellate!
Ormai la costiera amalfitana é diventata la pista da corsa di questi ragazzotti di 50 anni, che tutti i sabato, compreso ieri, la utilizzano, per il loro divertimento.
Nel giro degli amanti delle moto, é una cosa nota e risaputa.
La polizia é inesistente e comunque si posiziona sempre nelle stesse piazzole e, con il passa parola tra loro, diventa inutile. Tra l’altro non verifica mai i decibel prodotti, e la integrità dei motori (spesso modificati).
L’immagine, la bellezza, i suoni della natura e la fama, di questi posti, non possono essere rovinati per il piacere di pochi a cui addirittura danno fastidio i pullman e la vorrebbero tutta per loro.
I morti, e chi subisce le menomazioni, non é un eroe di guerra, ma una vittima della inefficienza delle istituzioni che hanno il compito di educare e sanzionare chi confonde la libertà con la prepotenza.
Ricordo a tutti che, per fare le gare di velocità o per sentire il rombo dei motori, esistono piste private specifiche che, chi può permettersi queste moto, potrà benissimo permettersi di affittare, senza impedire, o intimorire altri, che vorrebbero serenamente godersi la cosa pubblica.
Patrimonio UNESCO vandalizzato dal 10, 20 per cento di motociclisti barbari.
UNA sola soluzione, velocità massima 30 km orari e controlli automatizzati.
Multe salate con obbligo di pulizia di 5 km.di costiera.
Ho un amico paralizzato, da una diecina d’anni, dal collo in giù, per un incidente in moto sul rettilineo dopo Cetara.
Pensare di essere invincibili o immortali può giocare brutti scherzi. Ciò porta, prima o poi, alla propria rovina e a quella di tutta una famiglia.
Avere sotto il sedere un mostro di potenza, la comitiva degli amici, la strada articolata e lo spirito di sfida, rendono, anche il più indeggerrimo e onesto uomo, un incosciente.
Ci vogliono sanzione pesanti per dissuadere le persone. Nel loro e nel nostro interesse.