“Siamo venuti a conoscenza, tramite una nota del presidente provinciale di Federalberghi, che circa 400 strutture ricettive nel salernitano non riapriranno più i battenti – lo ha detto Valerio Arenare, segretario nazionale del Sinlai – Lo stop forzato, la mancanza di aiuti concreti, l’incertezza circa le modalità ed i protocolli di riapertura, unitamente ad una ormai sistematica mancanza di turisti, ha messo in ginocchio il settore, costringendo centinaia di attività a chiudere”.
“Si potrebbe dire, parafrasando un noto scrittore, che si tratta della cronaca di una fine annunciata, visto che l’incompetenza del governo aveva manifestato immediatamente l’impossibilità di fronteggiare una crisi di tale portata. Inutile nascondere – conclude Arenare – che si tratta di un colpo durissimo per la già precaria economia della zona, la quale traeva proprio da turismo la sua maggiore fonte di sostentamento”.
LA PRECISAZIONE di Giuseppe Gagliano – Presidente Federalberghi Salerno
Preciso di non aver mai detto una cosa del genere. Ho semplicemente dichiarato, basandomi su dati oggettivi e continui confronti con i nostri associati, che aspettare il 3 giugno per conoscere cosa succederà ai confini regionali significa che probabilmente le strutture ricettive del salernitano (80 posti letto in media, strutture non piccole) non saranno operative prima di luglio, poiché mediamente ci sarà bisogno di 2/3 settimane per organizzare, sanificare, assumere il personale e promuovere l’apertura ai clienti che, logicamente, non aspettano fuori la porta.
Ribadisco ancora una volta che l’intenzione della maggior parte degli albergatori provinciali è quella di aprire non appena ce ne saranno le condizioni di sostenibilità, Magari in forma ridotta ma comunque garantendo la presenza sul territorio e l’occupazione dei lavoratori.
Ribadisco ancora una volta che l’intenzione della maggior parte degli albergatori provinciali è quella di aprire non appena ce ne saranno le condizioni di sostenibilità, Magari in forma ridotta ma comunque garantendo la presenza sul territorio e l’occupazione dei lavoratori.
Grazie vicie’.
Stamattina anche di domenica cabaret inutile a spiegare il metodo Ascierto.
Ma al governatore che importa.
Lui e’ ossessionato dal virus portavoti.
Preciso di non aver mai detto una cosa del genere. Ho semplicemente dichiarato, basandomi su dati oggettivi e continui confronti con i nostri associati, che aspettare il 3 giugno per conoscere cosa succederà ai confini regionali significa che probabilmente le strutture ricettive del salernitano (80 posti letto in media, strutture non piccole) non saranno operative prima di luglio, poiché mediamente ci sarà bisogno di 2/3 settimane per organizzare, sanificare, assumere il personale e promuovere l’apertura ai clienti che, logicamente, non aspettano fuori la porta.
Ribadisco ancora una volta che l’intenzione della maggior parte degli albergatori provinciali è quella di aprire non appena ce ne saranno le condizioni di sostenibilità, Magari in forma ridotta ma comunque garantendo la presenza sul territorio e l’occupazione dei lavoratori.
Caro sig.arenare, a parte stare uno vicino l’altro a rischio contagio perché invwce di piangere non dite quale è la vostra proposta che non ci faccia contagiare? Io vedo soli polemiche na non soluzioni. Ne avete? O dobbiamo rischiare noi?non credo che sua srato il governo ad aver voluto un virus,na avrebbe fatto a meno,credo. Invece di fare politica se non ha proposte si dimetta
Hanno ragione bisogna che noi del popolo ci tassiamo per continuare a garantire il loro tenore di vita
nel numero delle strutture chiuse, credo vi siano anche i BB, molti appartamenti mono e bi camere, quindi il danno non è enorme. Gli albergatori dovranno inventarsi qualcosa per allungare la stagione balneare almeno a 5/6 mesi; praticare sconti particolari a gruppi familiari, adottare strategie nuove….
piangere basta, non da noi italiani abbatterci, dobbiamo reagire e certamente, con sacrificio, mostreremo ancora di essere il paese più bello del mondo, con una energia indistruttibile.
basta polemiche, insieme riusciremo………
Ma se le linee guida che vengono date sono al limite dell’assurdo ed a volte impossibili da attuare la colpa non è dei commercianti. Dici che il rischio del contagio è alto. Allora perchè si è riaperto tutto?
Se hanno questa convinzione perchè non chiudono e stipendiano mensilmente tutti i lavoratori che non possono guadagnare?
Semplicemente perchè i soldi non ci sono, sono finiti.