E’ quanto dichiarano la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e i consiglieri regionali M5S Gennaro Saiello e Michele Cammarano, che nei giorni scorsi hanno incontrato in video call una rappresentanza della categoria e che domani saranno al loro fianco nella manifestazione prevista alle 10 davanti alla sede della Regione Campania.
Nell’illustrare un pacchetto di proposte inviate alla giunta regionale ed elaborate alla luce del confronto con i rappresentanti del settore, i consiglieri regionali M5S sottolineano che “si può e si deve puntare su una riconversione professionale. Parliamo di figure altamente formate, che potrebbero essere impiegate in progetti nell’ambito di un turismo di prossimità e di valorizzazione del territorio regionale, rilanciando l’immagine dei nostri paesaggi, dei nostri siti e dei tanti borghi vanto della Campania ma spesso sconosciuti ai nostri stessi concittadini.
Nell’ambito delle campagne regionali di promozione turistica – spiegano – si potrebbero inoltre indire bandi per l’accesso a progetti innovativi in cui gli addetti al settore abilitati operino come vere e proprie “brochure viventi” o “guide narranti”, anche per la produzione di materiale e contenuti multimediali.
Occorre, a tal fine, promuovere la sottoscrizione di protocolli d’intesa tra i vari attori istituzionali per disciplinare in modo uniforme la prassi delle cosiddette “postazioni stabili”, in base a cui le guide turistiche abilitate si ritrovano e si registrano presso i siti di interesse artistico e culturale per offrire i propri servizi professionali.
Tenuto conto che si tratta di una delle ultime attività in fase di ripresa – concludono gli esponenti M5S – sarebbe inoltre opportuna l’istituzione di un fondo di solidarietà regionale ad hoc, con l’erogazione diretta ai beneficiari di bonus a lungo termine, almeno fino a marzo 2021, senza vincolo di destinazione e fruibili da parte di tutti gli operatori indipendentemente dal loro regime fiscale, oltre che compatibili con altre misure economiche di assistenzialismo solidale eventualmente già previste sia a livello nazionale che regionale”.
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