Personaggi di varia umanità, facce consumate nei talk show, è questo lo spettacolo che si presenta a chi legge per la prima volta le liste dei partiti della campagna elettorale per le elezioni europee. Secondo Isabella Adinolfi, salernitana e candidata portavoce per il MoVimento 5 Stelle nell’Italia Meridionale lo spettacolo è tutt’altro che decoroso: “è indubbio che questa volta non ci sono stati i fuochi d’artificio delle passate elezioni europee, i partiti hanno accusato la botta di grillo che ha utilizzato persone normali.
Una apparente compostezza e normalità nella composizione delle liste per le elezioni politiche, ma nonostante tutto quanto è accaduto in questi dodici mesi nel quadro politico, si nota comunque un incolmabile divario tra le liste del MoVimento 5 Stelle e quelle dei partiti tradizionali”. La differenza più eclatante è la presenza di professionisti della politica che già hanno un incarico nella politica, presidenti di provincia consiglieri regionali, oltre a deputati nazionali e Consiglieri regionali che sicuramente designeranno altri nel delicato ruolo di europarlamentari. “non è una questione di lana caprina, qui subiamo tutti i giorni le decisioni dell’unione europea, ma poi quando si tratta di comporre le liste, i partiti lo fanno con una approssimazione disarmante”
Ah, i professionisti della politica!: Pertini, Spadolini e De Gasperi si staranno rivoltando nella tomba, anche loro erano politici di professione. Il politico di professione lo hanno inventato in Grecia, quella antica, non la sconquassata nazione di oggi. Non c’è nulla di male ad essere un professionista della politica se si amministra bene e si è onesti. Così come il fatto di non esserlo non è necessariamente una connotazione positiva. Diciamo che è come la verginità, è un valore finché la si conserva. Ma allora mi chiedo: perché signorina le si sta candidando?
Non lamentatevi che diventate poveri votando PD, e non venite a dire che non funzionano i trasporti, sanità ecc… E no voto di scambio.