La cifra servirà a pagare un comitato tecnico-scientifico, che sarà chiamato a valutare se i lavori abbiano, o no, inficiato sul corso del fiume in modo pericoloso. Sulla base di questi presupposti, ma soprattutto per dare risposte concrete ai dubbi delle associazioni ambientaliste salernitane
Caso Fusandola, il Comune di Salerno ingaggia tecnici per uno studio
Uno studio idraulico sul Torrente Fusandola ma soprattutto sulla possibilità che possa essere ancora attore di un’esondazione, così come avvenne nel 1954. Un’accurata indagine che, a Comune di Salerno, costerà 18mila euro oltre Iva, per un totale di 21.960, per evitare la temibile ipotesi. Lo scrive Andrea Pellegrino su Le Cronache oggi inedicola.
9 Commenti
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Una volta lo chiamavano o’chiavcon e cosi e rimasto nu’chiavcon’.spiaggia s.teresa Beach ,vi fate il bagno dentro a nu’ chiavcon””.
Cercano di pararsi il culo x eventuali disastri causati dalla piena del Fusandola, però dipende adesso dalle indagine e studi che saranno fatti da tecnici liberi professionisti…..
Se il comitato decidesse che il fiume potrebbe esondare che fanno? Buttano a terra il crescent!
… la Natura, come sempre, si riprenderà quanto le stato tolto! È solo una questione di tempo… poi, vedremo quanti tifosi miracolati avranno il coraggio di parlare di LUI….
x Carlo
Sei molto confuso, non ci passa neppure vicino al crescent.
I tecnici liberi professionisti li nomina il comune. Quindi, cosa vi aspettate? Uno studio obiettivo? Ricordate che qualunque corso d’acqua tombato, prima o poi procura danni e vittime e le esperienze sono tante, anche in Campania.
Mi sembra strano che sia stato tombato senza uno studio precedente e la cittadinanza non sia insorta! Comunque, attenersi a questo, se esiste, doc. delle esondazioni avvenute per poi calcolare la portata delle maggiori piene. Di studi dell’Ente pubblico a professionisti incappucciati dalla squadra e compasso per rimpinguare le tasche dei “fratelli” e quelle delle logge-coscke, (casa madre), sono stati commissionati in tutto lo stivale, percui, ai cittadini, vigilare, vigilare. Riportare (l’alveo alluvionale in origine affiancando tunnel allo stesso), rimuovere i sedimenti accumulati in secoli di piene ecc. . Auguri alla cittadina “profana”
Dopo aver costruito un’opera mastodontica (privata), pagare con soldi pubblici un comitato tecnico-scientifico per valutare se i lavori abbiano, o no, inficiato sul corso del fiume in modo pericoloso ?
Penso che ogni persona con un minimo di sennò, possa trarre le dovute conclusioni.
Queste vicende accadono solo in Italia. Non vi sono colpevoli e nessuno si dimette.
E io pago. . .
Quando a fine anno del 2019 ci sono state piogge torrenziali per ore e ore continuate, non c’è stato nessun allarme che preludesse a un rischio di esondazione del torrente Fusandola. Anzi si è constatato un deflusso regolare delle acque, nonostante a monte lo stato di manutenzione della vegetazione spontanea non fosse ottimale, mentre alla foce permaneva un vistoso insabbiamento causato dalle onde del mare. Credo che questo possa rappresentare un collaudo concreto e realistico, non riproducibile dal comitato dei tecnici nominati dal Comune, se non con simulazionio di carattere teorico. Ma, come diceva Leonardo, l’acqua si studia principalmente con esperimenti pratici.
Si sta ipotizzando che la deviazione del torrente, realizzata per dare spazio alla Piazza della Libertà, potrebbe causare un disastro come quello avvenuto nel 1954. Si tratta ovviamente di una forzatura, perchè ora la situazione, sempre che siano effettuate le dovute manutenzione lungo tutto l’alveo dalla sorgente alla foce, è decisamente migliore di allora. Tuttavia c’è ancora chi insiste nel voler sapere chissachè. Altri soldi del contribuente dovranno così essere impiegati per le attività di un pool di esperti incaricati di verificare se e quanto i lavori abbiano inficiato sul corso del fiume in modo pericoloso.
Piuttosto gli ambientalisti dovrebbero in maniera decisa e intransigente chiedere di sistemare in maniera definitiva il rigagnolo che scorre alla sinistra del Fusandola, eliminando le fonti di inquinamento, coprendone il tratto terminale e prolungando al largo la condotta dell’acqua di scarico opportunamente depurata.