A settembre si torna a scuola, in presenza, tra i banchi, in piena sicurezza. Parola del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che hanno riunito a Palazzo Chigi sindacati, enti locali, Comitato tecnico scientifico (Cts), rappresentanti degli studenti e dei genitori.
Come ci si tornerà, dopo mesi di chiusura a causa dell’emergenza coronavirus e con il Comitato tecnico scientifico che chiede di rispettare la distanza di un metro nelle classi, non è ancora chiaro.
La ministra ha proposto di far indossare ai bambini le visiere, così da agevolare eventuali studenti con difficoltà respiratorie o ipoacustici, e di ricorrere a divisori in plexiglass, se sarà necessario. Si tratta di un piano “su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio”.
I rappresentanti degli enti locali hanno evidenziato le criticità della riapertura delle scuole tra meno di tre mesi.
ora anche il leghista si interessa dei problemi degli italiani, è la fine.
che abbiamo una ministra che poco capisce di scuola è certo, poteva essere solo nominata dai grillini, ma il leghista con la mascherina a forma di pannolino che parla come un cafone, non è giusto.
ormai alle prossime consultazioni non supererà il 15%, dovrà ritirarsi in padania ad amministrare da ponte di legno. I meridionali lo hanno conosciuto bene, mai più lo voteranno. E’ arrivato come una pecorella a chiedere voti, ma noi non abbiamo dimenticato che quello che chiede, dalla lega per 15 anni al governo non è stato realizzato, ora vuol farlo in un giorno; e non dimentichiamo neanche quando i leghisti scrivevano vicino alle case da affittare “vietato affittare a meridionali e negri”.
ormai è alla frutta, potranno essere suoi alleati solo parte dei grillini, assatanati di poltrone come lui.
Berlusconi lo ha capito bene, che non si può amministrare con un falso, ha preso le distanze e fra poco anche la meloni lo abbandonerà, non potrà seguire un personaggio inutile, che non è in grado di fare proposte, ma solo di gridare e criticare.
Mi tocca dare ragione a questo imbecille, dove sono arrivato.