Sarà un’incognita, se sbagli la preparazione rischi davvero di imboccare una strada pericolosa e speriamo non sia stato il nostro caso. Le cinque sostituzioni possono rappresentare un vantaggio soprattutto nella gestione della gara successiva, la rotazione di tutti i giocatori sarà praticamente obbligatoria e capiremo giorno dopo giorno la risposta fisica di ciascun elemento.
Obiettivi? Non siamo la squadra più forte del campionato, ma rispetto all’inizio abbiamo fatto grandissimi passi in avanti e nessuno vuole tirarsi indietro. Quando sono arrivato c’era un ambiente demotivato, negli ultimi quattro anni sono arrivate due salvezze ai playout e una addirittura dopo la lotteria dei rigori.
Non era semplice ripartire, ad oggi la Salernitana ha una sua metodologia di lavoro, crede nei propri mezzi ed esprime anche un buon calcio con personalità. Dalla seconda in poi ci sono tante squadre in pochi punti e abbiamo il dovere di crederci.
A Salerno ci sarà un grande tasso di umidità, non potremo contare sui nostri tifosi che incidono sempre molto e scenderemo in campo ogni tre giorni dopo tre mesi di stop forzato, ma i calciatori sono pronti e stanno dando il massimo. Il fatto che molti siano richiesti in serie A è motivo d’orgoglio.
Il mio futuro? Non credo sia l’argomento principale, alla gente interessa vedere una Salernitana pronta alla ripresa. Se saremo bravissimi arriveremo al secondo posto, viceversa dobbiamo blindare i playoff e vivere l’emozione e l’adrenalina che solo gare così sanno trasmettere”.
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