Ne era scaturita un’incomprensione tra l’amministrazione ed i balneatori, poi superata dai fatti.
Ebbene agli uni e agli altri era sfuggito un passaggio, o meglio un allegato, il numero 4 all’ordinanza 56 che fa riferimento all’allegato 1 dell’ordinanza 50 dello scorso 22 maggio: sulla scorta di quel protocollo domattina la delibera di giunta verrà revocata e si tornerà ad un sistema più semplice.
I Comuni provvederanno ad installare di pannelli informativi e ad adottare ulteriori misure di sensibilizzazione; gli utenti dovranno tenere un distanziamento interpersonale di almeno un metro, derogabile solo per persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (aspetto questo che afferisce alla responsabilità individuale); è vietato l’assembramento; è vietato lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia; la distanza minima tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio etc.) è di 1,5mt e di almeno 3,2 mt da palo a palo tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ombrellone.
Come suggerito, ci sarà la presenza di addetti alla vigilanza.
mt 3,2 tra un ombrellone e l’altro? Non mi sembra che lo stabiliento vicino alla foce dell’Irno rispetti queste misure…eppure è ben visibile dalla strada
che poi mo e’ stata scritta maggio. Mi dite come avevano fatto a non prenderla in considerazione? Pagliacciate
pero’ le sale da bingo sono aperte. ci prendono in giro, e noi li lasciamo fare