In Via Vinciprova il 56enne ha incrociato un gruppo di ragazzine – quasi tutte minorenni – che uscivano da scuola. Si è abbassato il pantaloni ed ha iniziato a masturbarsi. Avrebbe anche tentato di avvicinare una delle giovanissime. Sono stati avvisati i carabinieri e l’uomo è stato rintracciato e bloccato poco dopo. Aveva ancora i pantaloni abbassati.
Quel giorno si era esibito davanti ad un’altra scuola, nel quartiere di Torrione. In quel caso però, dopo aver mostrato i genitali alle bambine, era riuscito a far perdere le tracce. Il 56enne finì in carcere a Fuorni. L’accusa nei suoi confronti era grave: atti osceni con l’aggravante di essere stati commessi in presenza di minori.
Il giudice su richiesta della difesa, ha disposto una perizia psichiatrica sull’imputato. L’uomo è stato dichiarato incapace di intendere e di volere mentre commetteva quei reati e socialmente non è pericoloso. E’ stato scarcerato ed affidato ai servizi sociali.
Caro giudice ti auguro tutto il meglio e che ciò no accada mai a una tua nipote
Incapace di intendere e di volere.ok.ma il trauma che hanno subito le ragazzine?hanno subito e basta?ci volevo ben altro per questo caprone di Avellino
Io considererei la possibilità di premiarlo e punire le ragazzine che hanno guardato! Così funziona in Italia, anzi ItaGlia, dove i giudici condannano le vittime e premiano i crimini.
Siamo pur sempre la barzelletta d’Europa, anzi del mondo intero.
volevo vedere se era la moglie, la figlia o la nipote del giudice se si usava tanta clemenza.
quanta disattenzione ed ignoranza nei commenti : avete letto che a dichiararlo incapace di intendere e volere, è stata una perizia di un esperto e non il giudice che l’ha disposta ?!