«Abbiamo concentrato energie e risorse sulle politiche dell’ambiente – ricorda il sindaco, Massimo Cariello -. Oltre 170 bonifiche dall’amianto effettuate, il piano del verde, unico Comune della Campania e la messa a disposizione di somme per la Procura nell’azione di contrasto all’abusivismo dicono quanto sia stata attenta l’azione per ambiente e della salute dei cittadini.
L’attenzione per le piante sul territorio comunale, con relativo censimento, insieme con riqualificazione e rigenerazione dei quartieri attraverso iniziative come Radicity, segnano una svolta nelle politiche ambientali. La Carta è una guida completa, che guarda anche a tutela degli animali, turismo ed agricoltura».
La Carta dell’Ambiente è un risultato condiviso dall’intera maggioranza consiliare. «Si tratta di una mini costituzione in materia ambientale – sottolinea il presidente del consiglio comunale, Fausto Vecchio, proponente e redattore del documento -. Passaggi importanti sono organismi e sistemi di controllo su aree, acque e scarichi industriali, con organismi quali consulta, osservatorio ambientale e guardie ambientali. Ringrazio il sindaco Cariello che ha seguito con attenzione l’iter per l’approvazione».
Una grande soddisfazione per il risultato ottenuto arriva dal presidente della commissione consiliare Ambiente, Pierluigi Merola: «Diamo risposte a territorio e cittadini, le cui aspettative sono un nostro obiettivo prioritario in tema di ambiente e salute. La nuova Carta dell’Ambiente guarda in ogni direzione, garantendo condizioni salubri e protette per tutti gli ebolitani, che grazie anche a questo strumento trovano ascolto e ricevono risposte chiare ed immediate».
Guarda al complesso delle previsioni l’assessore all’ambiente, Emilio Masala: «L’ambiente è una priorità per questa amministrazione, fin dal suo insediamento. Intervento per il depuratore di Coda di Volpe, lotta all’amianto, efficientamento energetico delle scuole ottenuto grazie a progetti dell’Ente, finanziamenti per migliorare l’impianto di compostaggio ed un nuovo modello di raccolta differenziata, che sarà attuato attraverso un progetto innovativo e sperimentale sono atti che hanno anticipato la nuova Carta dell’Ambiente».
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