Circa un quintale di spazzatura è stato raccolto, consistente soprattutto in vetro, plastica e alluminio: tra gli oggetti recuperati anche scarpe, cover di telefonini e una batteria per auto.
Un centinaio i partecipanti all’iniziativa, molti dei quali, rispettando le norme di distanziamento sociale, hanno coordinato le operazioni di pulizia dalle sponde: tra di loro anche Zi’ Peppe Montoro, “custode” del Sarno e sostenitore delle iniziative dell’Associazione Spartacus e dei Briganti Sarrastri.
“Il mio ringraziamento va a quei pochi giovani di Sarno che sono stati con noi in prima linea” ha dichiarato Gennaro Barbato, presidente dell’Associazione Spartacus: “Non è possibile che l’inquinamento parta già dalla città di Sarno. Bisogna intervenire sulle fogne con l’obiettivo di recuperare ogni anno centinaia di metri di fiume anziché sprecare soldi con eventi inutili”.
Gli attivisti hanno poi fatto tappa alla storica Masseria Pigliuocco, per osservare il Rio Santa Marina e il suo ecosistema: dopo una colazione al sacco, si è discusso delle problematiche da affrontare e delle azioni da intraprendere per la tutela del fiume Sarno.
L’iniziativa ha avuto come scopo la sensibilizzazione e la creazione di una rete di attivisti che, da nove anni, con l’evento simbolo del tuffo nel Rio Santa Marina, va consolidandosi e ingrandendosi nel segno della tutela del territorio.
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