Droga dell’Isis a Salerno, premier Conte: “Duro colpo al terrorismo internazionale”

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Il sequestro di droga nel porto di Salerno, il più grande mai realizzato in Italia per questo tipo di stupefacenti, rappresenta un risultato importante non solo per il contrasto al narcotraffico ma anche per la lotta al terrorismo internazionale: quelle pasticche, infatti, sono tra le principali fonti di finanziamento dell’Isis, che tramite la vendita di droga recupera i capitali da investire in armi e attività di proselitismo.

Il premier Giuseppe Conte si è complimentato per la maxi operazione delle Fiamme Gialle con un post su twitter: “Un duro colpo al terrorismo internazionale – ha scritto – e la dimostrazione che l’Italia mantiene sempre alta la guardia”.  Lo riporta FanPage.it

“L’individuazione di questo ingente quantitativo di stupefacenti destinato al mercato europeo – ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – fa seguito a precedenti sequestri che hanno consentito di fare luce su un’attività di narcotraffico che coinvolge sodalizi criminali internazionali che hanno ripreso i loro commerci illeciti dopo il lockdown. Come dimostrano le altre operazioni antidroga portate a termine nelle ultime ore è massimo l’impegno e lo sforzo operativo delle forze di polizia per contrastare le reti criminali dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti sia a livello nazionale che internazionale”.

Sul maxi sequestro è tornato anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. “Abbiamo assistito, e di questo siamo assolutamente grati alle forze dell’ordine – ha detto il primo cittadino – a un sequestro di droghe sintetiche, delle anfetamine che vengono utilizzate per dare coraggio ai terroristi per gli atti sciagurati o che vengono utilizzate per attenuare la fatica. La cosa che è assolutamente clamorosa è la quantità. Si tratta di 87 milioni di pasticche per un valore di circa un miliardo di euro. Siamo a livelli incredibilmente alti”.

In merito all’operazione Fanpage.it ha intervistato il colonnello Giuseppe Furciniti, Comandante del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli. Il sequestro, hanno spiegato le Fiamme Gialle a Fanpage, è arrivato con una operazione che si è svolta nel solco di precedenti indagini che avevano già portato al sequestro di un carico di Captagon di minore entità: era “di prova”, per testare il canale di rifornimento in attesa del grosso carico, quello che poi è stato intercettato.

 

 

1 Commento

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  • Perchè non tracciare il carico magari svuotato e aspettare che qualcuno lo venisse a ritirare e catturare la banda criminale? Amici delle forze dell’ordine ci potevate provare!!!

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