Agostino Ingenito, coordinatore dell’Otei e presidente Abbac: “La Regione non ha attivato alcuna campagna di promozione e un piano di sostegno alla filiera rispetto ai contributi una tantum erogati che sono acqua che non tolgono sete ad un settore che vive ripercussioni gravissime per imprese e famiglie e che da settembre rischiano di trovarsi in emergenza socio economica senza precedenti. Con i fondi erogati si sarebbero potuto incentivare flussi turistici e sostegno alla filiera con defiscalizzazione vera di tributi locali e accordi diretti con altre Regioni e Paesi meno coinvolti dalla pandemia magari erogando bonus spendibili subito e diffusi. E c’è chi crede tra la distratta politica regionale che il turismo sia l’escursionismo del fine settimana”.
Campania ritenuta cara per il 65% degli intervistati, ma in tanti non conoscono il territorio oltre i 50 chilometri dalla propria residenza ( 38%). E si scopre che il 45% degli intervistati non è mai stata sulle isole del Golfo, Capri in testa, superamata dagli stranieri ma irrangiugibile dai corregionali. Nella top ten delle località sconosciute al 56% dei campani anche l’area dei Campi Flegrei, l’Alto Casertano e il Sannio. Il 29% non è mai stato in Costiera Amalfitana e in Penisola Sorrentina mentre la percentuale sale anche oltre il 50% per le visite ai siti culturali di Pompei, Ercolano e musei.
E spuntano le pretese di farsi rimborsare il bonus vacanze in liquidità. Alcuni operatori ricettivi hanno informato la segreteria Abbac di aver ricevuto richieste telefoniche di ottenere un rimborso economico anche parziale se si fosse incassato il bonus senza fare vacanza. Il caso è stato segnalato in queste ore dal presidente Abbac alle autorità competenti.
Il 40% dei residenti in Campania non ha mai svolto almeno un pernotto in una struttura ricettiva del territorio regionale. E’ uno dei tanti elementi emersi in un sondaggio, effettuato dall’Otei Ossevatorio Turistico Extralberghiero fondato dal presidente Abbac GuestItaly Agostino Ingenito. E’ stato somministrato un formulario di domande precise per saggiare l’interesse di diverse fasce di età di campani con domande anche su intenzioni di viaggio ( 55% avrebbe voglia di spostarsi anche sul territorio ma ammette di non aver risorse economiche) e il 65% ritiene care le località turistiche regionali. verso il cosiddetto “Turismo di prossimità”.
Che avrebbe potuto salvare in parte una stagione ormai compromessa se si fosse esteso anche alle regioni confinanti e verso Paesi con basso impatto pandemico – dichiara Agostino Ingenito- Ma che non è stato affatto stimolato con alcuna iniziativa aldilà di qualche buona intenzione meramente mediatica”.
E pensare che quel “Campania Sicura” avrebbe difatti potuto essere una cornice ideale ad un contenuto di azioni promozionali e di incentivi veri per garantire flussi turistici alternativi rispetto a quelli stranieri, che rappresentano in alcune località turistiche anche il 70% e la cui mancanza pesa non poco malgrado i timidi segnali di queste ultime due settimane.
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