L’uomo, M.L.C., vive a Campagna con sua moglie e tre bambine. L’ultima nata che ha 4 anni si è aggiunta alle gemelline di 6 anni venute alla luce nel 2015. Già in passato, la sua famiglia è stata aiutata dalla Caritas che gli aveva trovato sistemazione prima nell’Ostello di via Luigi Guercio e poi a Campagna, dove risiede attualmente.
“Dovremo lasciare casa entro agosto perché la proprietaria ci ha comunicato che le serve l’abitazione. L’abbiamo ricevuta gratuitamente per i primi sei mesi e poi abbiamo pagato un affitto minimo, di 300 euro al mese, grazie alla comprensione e alla disponibilità della signora.
Da Agosto, però, l’abitazione rientrerà nella disponibilità della proprietaria “e noi – prosegue M.L.C. – non siamo in grado di corrispondere un anticipo di due mesi, come di solito si fa quando si stipula un nuovo contratto d’affitto né di pagare il mese corrente e nè di presentare la busta paga in quanto non lavoro.
La storia
“Avevo un lavoro presso il centro di accoglienza per immigrati ad Avigliano – prosegue l’uomo – e facevo il custode di notte. Poi mi hanno chiesto di effettuare pulizie e in seguito mi hanno spiegato che sarebbe stato opportuno utilizzare una donna anziché un uomo per le pulizie nelle stanze. Ho perso tutto ma non mi sono arreso.
Ho inviato il curriculum ad alcuni bar, pizzerie e ristoranti di Campagna. Mi sono proposto per la raccolta delle olive ma preferiscono assumere altre persone. Mi rendo conto di essere penalizzato anche dal mio titolo di studio, perché per problemi familiari ho dovuto fermarmi alla quinta elementare.
In passato ci ha aiutato la Caritas a Salerno ma adesso risiediamo a Campagna. Se lasciassi il paese per cercare lavoro altrove, avrebbe difficoltà mia moglie a mantenere le bambine
Mi rivolgo alle persone generose per un sostegno economico e per la ricerca di una occupazione che mi consentirebbe di sostenere un nuovo affitto evitando anche il rischio che mia moglie possa finire in una casa famiglia.
Autorizzo alla pubblicazione del mio numero di telefono, nella speranza che il mio appello possa essere letto”. Il numero di telefono è 3510351837.
Al posto di spendere 1700 euro al mese per mantenere una risorsa,lo Stato potrebbe aiutare questo padre di famiglia e tanti altri nelle stesse condizioni. Ma questo non si può dire altrimenti si è “rassisti”
Cioè questo ha pensato di fare un’altra avendo già 2 gemelline
Ma i figli cosa c’entrano ??ma che razza di persona sei???
Spiace per questo padre di famiglia, ma basta leggere il commento del babbeo ore 17.22 per capire che paese è l’itaGlia.
Purtroppo è italiano questo sventurato padre, fosse stato un clandestino o un diversamente bianco, già stava bello e sistemato con tutti i comfort e comodità che spettano a “loro” e reddito garantito.
W l’itaGlia e gli italioti!
X te solo una parola va bene : accirt ca nu sierv a nient ???
come fanno gli anglosassoni…. lanciare una raccolta fondi su fb….. utile una bella foto di famiglia, con i bimbi identificabili, e si inizia a condividere….. massima trasparenza…. si stabilisce la cifra da raggiungere e si dà il via ad una gara di solidarietà !