Incendi boschivi nel salernitano: arrestato piromane

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I Carabinieri del Gruppo Forestale di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale per incendio boschivo nei confronti di un uomo residente a Siano, già gravato da precedenti penali.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Salerno e della Stazione Carabinieri Forestale di #Sarno, hanno fatto emergere che una serie incendi boschivi, su aree fra l’altro vincolate e protette nel comune di Sarno, sono stati appiccati a breve distanza di tempo, concentrati nella medesima località “Costa Sorrentino” del comune di Sarno ed innescati con le medesime modalità di esecuzione.

Le indagini tecniche hanno poi consentito di attribuire gli incendi alla stessa mano incendiaria e di accertare l’identità dell’autore. Pertanto, il sostituto Procuratore della Procura di Nocera Inferiore, Anna Chiara Fasano, titolare dell’indagine, ed il Procuratore della Repubblica, Antonio Centore, hanno richiesto l’emissione del provvedimento accolto dal GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore.

8 Commenti

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  • Questi sono veri criminali.
    Un plauso alle forze dell’ordine che non fermano solo quelli senza mascherine.

  • Pena severa senza attenuanti e risarcimento dei danni.
    Encomio al lavoro della forestale e della procura di Nocera inferiore.
    Colpirne 1 per educarne 100!

  • “Chiunque cagioni un incendio su boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.
    Se l’incendio di cui al primo comma è cagionato per colpa, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
    Le pene previste dal primo e dal secondo comma sono aumentate se dall’incendio deriva pericolo per edifici o danno su aree protette.
    Le pene previste dal primo e dal secondo comma sono aumentate della metà, se dall’incendio deriva un danno grave, esteso e persistente all’ambiente.”
    Spero tanto che il magistrato faccia il proprio dovere, senza nessuna attenuante per questi cerebrolesi.

  • chi volontariamente causa incendi ha i suoi interessi suoi o di terzi e negli incendi c’e’ chi ci guadagna e non ci vuole il mago per selezionare a chi vanno bene questi incendi a questo la magistratura e la polizia dovrebbe indagare ma a tutto questo c’e’ rimedio basta non stanziare somme per la riforestazione,per gli straordinari,per gli stagionali,per i rocciatori e dulcis in fundo per le chiamate ai canader, ” a buon intenditore poche parole “.

  • Siccome l’ambiente il creato è patrimonio di tutti la pena deve essere l’ergastolo a vita con isolamento poi interamente in una struttura costruita sottoterra in modo che che non veda più la luce fino a quando non lasci la terra il signore meditate altro che avvocati penalista balzelli Beccaria e quanto altro queste persone non meritino di vivere sulla terra e debbono scomparire
    Ecco la pena

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