Entro il 2050 saremo circa 10 miliardi sulla terra. Questa la premessa della sfida che Bayer ha lanciato ai 15 ragazzi del Dream Team che partecipano alla 6a edizione di Next Generation nello spazio coworking di Giffoni Innovation Hub. Ragazzi che si stanno interrogando su quali siano i principi che devono guidare il futuro dell’agricoltura all’insegna di efficienza e sostenibilità. È il futuro del digital farming quello che i ragazzi del Dream Team stanno immaginando e che presenteranno il 29 agosto tramite dei Pitch a tutta energia a cui assisteranno. Un futuro di agricoltura di precisione, e di tutela della biodiversità, in cui l’innovazione la fanno da padrone grazie all’uso dei Big data e di una comunicazione efficace. Comunicazione sulla quale c’è stata anche una Masterclass Impact ad hoc tenuta da Giovanni Carrada, uno tra i massimi esperti di comunicazione della scienza e dell’innovazione, che è partito da una panoramica della situazione attuale per arrivare alle enormi potenzialità dell’innovazione in agricoltura come leva di uno sviluppo più sostenibile.
Il Festival festeggia quest’anno un compleanno speciale con un’edizione dedicata alla “Terra”, che si lega alla visione del Gruppo Bayer: “Health for all, Hunger for none”, visione verso il futuro ed obiettivo che si pone nel sostenere e promuovere le proprie attività. L’obiettivo è di accompagnare i giovani verso un futuro sostenibile e di migliorare le condizioni di vita del pianeta. Bayer porterà al dibattito del Festival temi dell’agricoltura sostenibile, con la partecipazione diretta e testimonianze di prestigio a favore della conoscenza e delle opinioni dei giovani talenti.
«Abbiamo iniziato a raccontare che l’agricoltura così come la conosciamo fino ad oggi sta finendo, con tutti i suoi problemi e i suoi grandi meriti – ha spiegato Giovanni Carrada sull’incontro con i Giffoner – In particolare, abbiamo parlato di come possa essere sostituita da una nuova agricoltura basata su tecniche che offrano un miglioramento genetico e sull’information technology che ci consenta di avere cibo per tutti con un impatto sull’ambiente diminuito radicalmente. Nuove tecniche, insomma, che permettano di replicare meccanismi naturali con grande precisione e di migliorare le piante che coltiviamo adattandole all’ambiente per non dover più adattare l’ambiente alle piante. Ora dobbiamo capire cosa comporta, per l’umanità e il pianeta, la fine dell’agricoltura industriale. L’agricoltura industriale è una bestia nera di ogni discorso ambientale. D’altro canto quello dell’agricoltura è l’unico settore in cui l’innovazione non è un valore. Come se ci fosse qualcosa di sbagliato nel modo in cui produciamo quel che mangiamo. Immaginiamo sempre che ciò che si mangiava prima fosse migliore e più in armonia con la natura. Tra il 2014 e il 2015 ho lavorato a un documentario per la Rai. Abbiamo visitato luoghi e comunità che per quanto riguarda l’agricoltura e la produzione di cibo sono fossili viventi. Per un anno abbiamo girato in 9 paesi del mondo, andando a studiare il passato. Ed è stato illuminante capire come l’uomo abbia cambiato tecniche e usi. La questione agricola è legata alla questione climatica e al tipo di uso della terra. La speranza è che i problemi ambientali restino nell’agenda politica mondiale. Dobbiamo capire come produrre ancora cibo senza avere un impatto devastante sull’ambiente. Bisogna scegliere l’innovazione senza tornare indietro».
Due i gruppi del Dream Team formati da giovani che si occupano di innovazione e comunicazione e che si sono cimentati nella ideazione di progetti legati al mondo dell’agricoltura digitale. Il legame Bayer-Giffoni nasce sotto l’insegna del Giffoni Innovation Hub-Next Generation 2020. Creatività e imprenditoria a dimensione di giovani. Anzi di “dreamers”, i giovani sognatori under30 che puntano a un futuro sostenibile in cui le competenze digitali possano spianare loro la strada in un nuovo tipo di economia. Torna a Giffoni la rassegna NEXT GENERATION, giunta alla sua 6a edizione e realizzata da Giffoni Innovation Hub, agenzia creativa ispirata e promossa da Giffoni Opportunity. Il programma di questa prima fase della 50esima edizione del Festival si dividerà tra tavole rotonde, laboratori, workshop e sarà caratterizzata dal lavoro del DreamTeam, squadra di 15 innovatori campani – di età compresa tra i 18 e i 30 anni – che lavoreranno alla realizzazione di diversi progetti in collaborazione con alcuni dei partner di Giffoni, tra cui Bayer.
Per maggiori informazioni:
Ufficio Marketing settore stampa Giffoni2020:
Davide Speranza – pressmartketing@giffonifilmfestival.it – cell. 3397263428
Emiliano Nivelli – cell. 3298119353
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