È scomparso nella notte don Pasquale Casillo, soprannominato anche il “re del grano“. Originario di San Giuseppe Vesuviano, aveva 72 anni. Fu patron, a cavallo tra gli anni 80 e 90, del “Foggia dei miracoli” allenato da Zdenek Zeman, che fu la vera rivelazione di quegli anni, riuscendo a scalare ben tre serie e ad ottenere il nono posto in serie A sfiorando la qualificazione in Coppa Uefa.
Fu il primo “multiproprietario” di club calcistici detenendo il Football Club Sangiuseppese, la Salernitana (fino al 1994) ed il Bologna ed in tempi più recenti è stato il presidente dell’Avellino tra il 2002 e il 2004, dove ha tentato di ricreare per una seconda volta una squadra importante, richiamando l’allenatore boemo Zdeněk Zeman
Proprio a Salerno, nonostante i rapporti non rosei con i tifosi, portò l’allenatore Delio Rossi, autore della promozione in serie B del 1994 e la storica serie A quattro anni dopo con l’allora presidente Aliberti.
Il cordoglio più sincero per la famiglia Casillo. Personaggio sopra le righe. dotato di notevole acume per gli affari ed in particolare per le figure professionali anche in campo sportivo sia per l’esperienza foggiana che per quella salernitana, si deve a lui la nascita della più bella Salernitana mai vista, il periodo d’oro del mister Delio Rossi. Sarcastico e ironico al tempo stesso con battute franche, dirette e pizzicanti.
Grazie Don Pasquale…. con te abbiamo visto il calcio vero. Purtroppo ora è solo pallone …. riposa in pace
Che ipocrisia. Quando uno muore è sempre il migliore di tutti. Massimo rispetto per una vita che si è spenta ma sinceramente in vita non mi pare che fosse acclamato per particolari doti umane. La storia migliore storia della salernitana che vi piaccia o no si chiama Aniello Aliberti
Ti saluto Presidente, che più furbo degli attuali, lasciasti la multiproprietà al prestanome Aliberti per portarci in serie A. Grazie di cuore per avermi fatto sognare. Che la terra ti sia lieve.
Carissimo don Pasquale con nostalgia e immaginandoti dietro una scrivania ti chiederei ma quella Salernitana quanto le hai voluto bene????
E ti direi che il tuo lavoro è stato apprezzato…dopo.
Ma Salerno pentita non ti dimenticherà.
RIP
Un gruppo di tifosi granata
allora ancora non hai capito???
La Salernitana di Aliberti è stata quella dopo il contenzioso Aliberti-Casillo con le reciproche accuse, assegni fintamente rubati, denunce reciproche ecc.
E sappiamo come fini… con Zeman che il secondo anno nom voleva firmare nemmeno il contratto… retrocsessioni sul campo indegne (Varrella) e salvataggi attraverso i TAR e fini al fallimento…
Casillo ci ha portato anch se magari non volutamente e non con il cuore dalla serie C alla A….
Hai voglia di parlare. qui fanno tutti orecchie da mercanti. Ancora a dire che Aliberti era un prestanome, ma quanta mala-informazione e quanti pregiudizi. Ricordo a chi dice che Casillo era un grande Presidente che, a via San Giovanni Bosco ed anche in qualche altra strada, sui muri c’è ancora la scritta “Casillo Vattene”.
Come anche “Soglia Vattene”, “Aliberti Vattene” ecc.ecc. Che grande tifoseria che c’è a Salerno.