Nel dettaglio, dal 21 al 24 settembre il tunnel sarà chiuso di notte in direzione di Fratte; la circolazione verrà deviata allo svincolo di Sala Abbagnano; tra il 24 ed il 26 settembre, invece, il tunnel sarà interdetto di notte in direzione di Pontecagnano; la circolazione verrà deviata su via Irno e Rione Petrosino.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vigerà il limite di velocità di 40 km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli.
Le attività di manutenzione programmata – per un valore complessivo d’investimento di circa 1 milione di euro – consistono nella installazione di un nuovo sistema di illuminazione e nella sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con tecnologia LED e sistemi di regolazione del flusso luminoso delle lampade.
Il tunnel verrà inoltre dotato di un sistema di telecontrollo da remoto (collegato con la Sala Operativa di Anas), di un nuovo impianto per la rilevazione degli incendi, di pannelli a messaggio variabile e di ulteriori segnali luminosi.
L’intervento permetterà di elevare significativamente gli standard di sicurezza e percorribilità della galleria, oltre che di garantire un notevole risparmio di costi per l’energia.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Si dice MAZZO della Signora. Ci sta proprio un decreto che delimita l’area
Chiedete ad Anna De Falco
È giusto, anche sulle cartine toponomastiche ufficiali dei primi anni ’90 la località appariva indicata con la dicitura “mazzo della Signora”, perché i suoi pendii, visti da Giovi, ricordavano le dolci e curvilinee forme della Signora Abbagnano, la cui famiglia era proprietaria di tutta l’ area collinare di Salerno.
Diciamo che la scelta di cominciare a chiamarlo “Masso della Signora” nasce dalla necessità di devolgarizzare un po’ questo toponimo, e ormai ha anche preso un po’ il sopravvento nell’uso comune, da parte di tutti.