Il corpo di Carlo è stato esposto in occasione della beatificazione in programma sabato 10 Ottobre. Scrive Simona Amabene su ‘Lalucedimaria.it’
Dopo 14 anni dalla sua morte fisica, avvenuta il 12 ottobre del 2006, la tomba di Carlo Acutis sarà aperta alla venerazione dei fedeli dal 1° al 17 ottobre, in occasione della sua beatificazione in programma il 10 ottobre alle ore 16,30 nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi.
L’apertura della tomba, assieme agli eventi paralleli, permette anche di ‘spalmare’ il numero di fedeli che arriveranno ad Assisi, favorendo così il rispetto delle esigenze imposte dalla situazione sanitaria. “Per la beatificazione – prosegue monsignor Sorrentino – si attendono più di 3 mila persone. E le domande di partecipazione sono continue perché c’è tanta gente in tutte le parti del mondo che conosce questa storia e ne è attratta”.
Saranno diversi i maxi schermi che verranno installati in varie piazze della città. Dal centro storico fino a Santa Maria degli Angeli: ci sarà un collegamento in diretta con le immagini dall’interno della Basilica superiore. “Evidentemente – afferma il vescovo – non c’è altra possibilità per mostrare lo svolgimento della celebrazione permettendo alle persone, anche a distanza, di prenderne parte”.
L’accesso alle piazze avverrà solo a fronte della registrazione, utilizzando il sistema di prenotazione digitale avviato nei mesi scorsi. Un’organizzazione scrupolosa, in sintonia con le autorità civili, che vede impegnata la diocesi assieme a tutta la famiglia francescana. Stessa cosa sul fronte dell’accoglienza dei giornalisti, con un coinvolgimento specifico da parte della Sala Stampa del Sacro Convento.
Una seconda struttura per i giornalisti sarà allestita all’interno dei locali della diocesi. Intanto l’attenzione dei media nei confronti del giovane Carlo si è concretizzata anche in un video reportage realizzato da Officina della Comunicazione e Telepace in collaborazione con VatiVision, la piattaforma digitale per la distribuzione di contenuti audiovisivi di ispirazione cristiana tra i quali alcuni dedicati alla biografia del ragazzo morto nel 2006 per leucemia.
Un momento di fede importante anche per il Cilento, terra di cui era originaria la famiglia. Lo stesso Carlo Acutis era molto legato al santuario di San Mauro La Bruca.
Questo giovane, che sarà certamente proclamato patrono del Web, veniva sempre nel Cilento, essendo la mamma, Antonia Salzano, originaria di Centola. In estate Carlo, con la famiglia, da Milano veniva a Centola-Palinuro, e ha sempre visitato il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca, che egli, tramite la mostra, ha fatto conoscere nel mondo intero. Vogliamo ricordare allora questo giovane per questo legame profondo col Cilento, pensando che si creerà un legame altrettanto profondo tra i cilentani e lui, il giovane che diceva: non io, ma Dio e che sta diventando uno dei santi moderni più amati ed invocati in tutto il mondo.
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