In un’intervista all’Huffington Post Italia analizza i dati di questi giorni e riferendosi alle regioni con più casi, come Lazio e Campania spiega: «Dobbiamo cominciare a pensare che esiste una sola Italia. Non è che se Campania e Lazio vanno male, il resto dell’Italia va bene». Poi spiega che l’andamento crescente di casi per ora non preoccupa e dagli esperti era previsto: « Ciò che sta succedendo è perfettamente normale. Il virus sfrutta il comportamento sociale dell’uomo per cui, finito il lockdown, riprese gran parte delle attività, più si hanno contatti, più il contagio si diffonde. Se riuscissimo a mantenere i casi a questi livelli nelle settimane e nei mesi prossimi sarebbe un successo senza precedenti».
Non si esclude però il rischio di nuovi lockdown che potrebbe esserci se non si rispettano le misure di sicurezza e non si fanno tamponi a persone coinvolte in un focolaio. Sul ritorno a scuola Crisanti manifesta i suoi dubbi: «Un pieno effetto del ritorno a scuola lo vedremo intorno al 15 ottobre. Certo, se domani i casi arrivassero a 3000 e dopodomani a 3500 ci sarebbe da preoccuparsi».
Con il 98 per cento di asintomatici,lo ha detto de luca,mettetevi d accordo tra virologi o altrimenti meglio non parlare
Il 98% della popolazione non sono asino-sintomatici come Runner ?♂️
Non ci sono parole…..è da volta stomaco!!!!