Inoltre, sempre nello stesso periodo, pasticcerie ed esercizi similari scatta l’obbligo di chiusura dell’attività dalle ore 23 alle ore 6 del giorno successivo nei giorni da domenica a giovedì. Dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato.
In Campania, inoltre, a ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari), è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23 per l’intera settimana. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario.
De Luca conferma, dunque, la linea annunciata negli scorsi giorni e tramite la nuova ordinanza mantiene in vigore, tra le altre cose, l’obbligo di indossare la mascherina, anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale. Il testo proroga tutte le disposizioni relative alle misure di sicurezza obbligatorie prescritte per i titolari e gli utenti di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, compreso l’obbligo di porre a disposizione, all’ingresso e all’interno dei locali, soluzioni idroalcoliche igienizzanti e di subordinare l’ingresso da parte degli utenti alla avvenuta igienizzazione delle mani e alla protezione delle vie respiratorie attraverso l’uso della mascherina.
Niente di nuovo…La movida continuerà visto che ristoranti e vinerie possono stare aperti! È solo un ordinanza per fare scena! Quello che serve è chiudere o limitare la movida tutta compresi ristoranti e vinerie!
Ci ritroviamo in pieno di una seconda ondata pandemica, speriamo che i nostri sacrifici( li stanno facendo in tutto il mondo) e la carica virale bassa faccia scorrere tutto senza situazione critiche!
Bisogna fare fronte comune e non ascoltate i babbei che vedono complotti ovunque e tirano dati a casaccio.
Aperto un pub a luglio, ora come la metto nome?
x Io dovremmo parlare con ogni singola persona che incontriamo nella giornata e cercare di farli ragione. Piu’ persone riportiamo alla ragione, prima ne usciamo.
O forse per questo non possiamo socializzare?