A Paestum il libro sull’omicidio Vassallo: “La verità negata”

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E’ uno dei messaggi più forti emersi dalla presentazione del libro “LA VERITA’ NEGATA. CHI HA UCCISO ANGELO VASSALLO IL SINDACO PESCATORE”. «No, non ho paura. Voglio vivere da uomo libero e spero di non morire cercando ancora la verità”, scrive Dario Vassallo, fratello del sindaco Pescatore, nel libro-documento scritto “sulle orme di Angelo, in un viaggio senza fine”, insieme al giornalista Vincenzo Iurillo per far luce sull’omicidio  a 10 anni dal 5 settembre 2010, quando Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, venne ucciso da 9 colpi di pistola. E con lui la morte di un sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti, dagli abusi edilizi. Un “muro della vergogna e dell’omertà da abbattere”, in una faticosa ricostruzione, in un puzzle a cui, con fatica, si aggiungono tasselli “scavando a piene mani nel torbido, impantanato nel fango delle bugie, dei tradimenti”, ricomponendo i pezzi attraverso frammenti di verità.

Libertà, giustizia, rabbia contro l’ingiustizia, solitudini, legami fraterni, vite sconvolte, il timore dell’archiviazione dell’inchiesta, il tempo sottratto ai propri affetti: una riflessione a tutto campo, emozionante, profonda, coinvolgente. Un onore ed un privilegio poter ospitare Dario Vassallo e Gerardo Spina, segretario storico di Angelo Vassallo, che ne ha condiviso tutto il percorso amministrativo, fianco a fianco. “Un delitto resta sempre un delitto”, ha sottolineato Spina. “Angelo ha rotto gli schemi, gli equilibri. Il territorio è di tutti, non può essere espressione del potere di qualcuno. La verità è imprigionata, ma le idee non muoiono, non si possono frenare, camminano”. Idee che si propagano e diventano speranza, fiducia, etica, morale, ambiente, senso civico. Il sindaco Pescatore diventa così un’icona, un simbolo di legalità, di ideali di progresso, di comunità. Tante piccole gocce con la forza di un oceano che investe le nuove generazioni, per continuare a credere nel futuro senza paura. Quando si uccide un sindaco, si uccide lo Stato. Angelo, però, continua a vivere e diventa ispirazione per i giovani.  “Sono un uomo libero, ma ho pagato sulla mia pelle quanto si può essere soli – insiste Dario Vassallo – Liberi significa poter scegliere – Liberà è la capacità di aggregare migliaia di persone in un ideale. Abbiamo creato una rete di persone”. Rete di persone come la meravigliosa platea che, in silenzio quasi religioso, ha preso parte alla presentazione.

A stimolare il dibattito condotto dalla giornalista Barbara Landi anche l’intensa riflessione della giornalista Maria Teresa Conte sul valore della Fondazione dedicata ad Angelo Vassallo. Il tutto con la straordinaria organizzazione del giornalista Nicola Arpaia, da sempre impegnato sui temi della legalità e della giustizia, con la preziosa collaborazione di Orlando Caprino per la produzione. Un evento arricchito dalla piccola Dayana Trotta, il cui tema dedicato al Sindaco Pescatore è stato inserito all’interno de La Verità Negata. Direttamente da Acerra, in platea, anche le insegnanti della scuola del Circolo Didattico dedicato a Don Peppe Diana, fautrici di un progetto scolastico tutto improntato al concetto di “legalità”. Grazie a tutti coloro che hanno impreziosito questa giornata stupenda che, come ha scritto Dario in una dedica, lascerà tracce, semi importanti “restando nella mente di molti”. Grazie alla Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.

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