Dpcm e mascherine obbligatorie: multe da 400 a 1000 euro
Con il nuovo Dpcm entra in vigore l’obbligo di mascherina all’aperto se in presenza di persone non conviventi: per i trasgressori sono previste multe a partire da 400 euro, che possono arrivare anche a 1000. Secondo quanto anticipato dall’agenzia Dire, il nuovo Dpcm introduce “l’obbligo di avere sempre con sé, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche, produttive e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.
Sono esentati dall’obbligo di mascherina:
I soggetti che stanno svolgendo attivita’ sportiva;
I bambini di eta’ inferiore ai sei anni;
I soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
Dpcm: quando scatta (davvero) l’obbligo di mascherina all’aperto
Come abbiamo visto la mascherina all’aperto va indossata solo quando ci si trova insieme a persone non conviventi. Ci sono poi altre eccezioni: dall’obbligo sono esclusi i bambini sotto i sei anni, i soggetti con patologie e disabilità non compatibili con l’uso del dpi e chi fa attività motoria (fermo restando il distanziamento di almeno due metri).
Secondo l’Ansa, la mascherina dovrebbe inoltre diventare obbligatoria in tutti i luoghi al chiuso ad eccezione delle abitazioni private. La normativa attuale prevedeva l’obbligo solo nei luoghi aperti al pubblico: arriva dunque arriva un’ulteriore stretta. Si tratta tuttavia di una notizia che non ha ancora riscontri ufficiali. Anche gli esercenti che non fanno rispettare i divieti all’interno del proprio locale rischiano una multa da 400 a 1.000 euro.
Lo stato di emergenza, che finora era fissato al 15 ottobre, taglia così il traguardo di un anno, visto che venne decretato esattamente il 31 gennaio del 2020 (con scadenza 31 luglio, poi prorogato fino a metà ottobre), in conseguenza del rischio sanitario rappresentato dal coronavirus. Questa proroga servirà a garantire una maggiore rapidità di esecuzione in caso di necessità. Lo stato d’emergenza è una decisione, approvata da un atto parlamentare, attraverso la quale un governo si attribuisce maggiori poteri per fronteggiare un’emergenza.
Fonte salernotoday.it
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