La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, negli ultimi giorni, 17 persone tra manager e sanitari dell’ospedale San Paolo di Napoli per falso e omissioni di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta per le formiche trovate nel letto di un paziente.
Sono finiti sotto la lette d’ingrandimento della giustizia anche due ex dirigenti dell’Asl Napoli 1, ufficio economato. Sono accusati di peculato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sporcizia e le scarse condizioni igieniche accertate, non corrispondevano alla documentazione che invece attestava l’esecuzione di lavori di pulizia.
Sarebbero stati firmati ordini di pagamento in favore della ditta che si era aggiudicata l’appalto per le pulizie senza verificare se c’erano condizioni per dare mandato. Nel 2018 la ditta che aveva vinto la gare per le pulizie ebbe anche l’interdittiva antimafia.
Ora ci auguriamo che tutti coloro che hanno permesso a ditte di pulizia di lavorare in questo modo, di portare nel degrado un luogo che dovrebbe essere immacolato, senza controllare la qualità del servizio, paghino le loro colpe con pene esemplar. In Sanità va fatta piazza pulita, occorre epurare il comparto dalle mele marce”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde che denunciò per primo quello scandaloso episodio.
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