“Sette mesi di assenza per capire come reinserire questi alunni e nessun reale piano di inclusione, basta che “le carte siano a posto”. Tuttavia – prosegue la nota – i nostri figli non sono carte da spostare a piacimento e con loro le famiglie. E’ noto che la didattica a distanza per la sua natura non si adatta ai ragazzi con disturbi dello spettro autistico che si giovano invece di una relazione stabile con figure figure riferimento quali il docente di sostegno, l’ operatore specializzato, ma soprattutto i compagni di classe.
Al danno della mancata attivazione di un piano alternativo alla didattica a distanza si aggiunge la beffa dei familiari lasciati nella completa solitudine dalla scuola e dalle altre istituzioni a gestire l’emarginazione dei loro figli con tutto il corredo di emozioni negative e comportamenti problema.
Anche per i pochi alunni autistici in grado di seguire a distanza perché ad alto funzionamento le famiglie sono state sequestrate a casa per supportare e mediare le lezioni on line trasformandosi in docenti di sostegno di fatto. L’associazione Autismo chi si ferma è’ perduto- progetto globale denunciera’ le istituzioni ASL, scuola comune per i l reiterarsi dei gravissimi danni alle famiglie ed agli alunni autistici”.
Dispiace ma l’alternativa è rischio morte fate voi.