Il coprifuoco non ha una ragione scientifica, ma serve a ricordarci che dobbiamo fare delle rinunce, che il superfluo va tagliato, che la nostra vita dovrà limitarsi all’essenziale: lavoro, scuola, relazioni affettive strette. Oggi l’unica cosa che mi sento di fare è lanciare un appello ai cittadini: diamo un senso a questi sacrifici!”.
E ancora: “Se non cambieremo il nostro modo di vivere, se non faremo tutti la nostra parte, persino queste misure non avranno l’effetto sperato. Non organizziamo serate in casa con amici e parenti! L’unica cosa che funziona contro questo virus è limitare il numero di persone che incontriamo nelle nostre giornate. Dobbiamo restringere il cerchio delle nostre relazioni, personali e professionali. Facciamo tutti la nostra parte: la storia siamo noi!”.
Poveri Pino e Runner…già sono soli..
Ma tutti questi sacrifici valgono x tutti virologi inclusi o no ?
Isolatelo in un parco, tipo mercatello, chiudetelo dentro senza dispositivi elettronici e buttate le chiavi.
Non a caso, l’equazione è : Più persone = più pericolo. Per quanto si può essere attenti, il virus è subdolo, può superare le barriere e colpire a tradimento. a meno che non ci si bardi come gli operatori sanitari nelle terapie intensive. Allora non resta, come al tempo della peste, dedicarci a vita contemplativa, purchè in buona compagnia rigorosamente esente-virus, abbandonare i formicai delle città, e stare il pù possibile in campagna, in case indipendenti, dedicandosi a gradevoli convivi o, piuttosto, all’aria aperte, praticando trekking nella natura, osservando albe e tramonti e viste rigeneranti.
è come dire facciamo scomparire gli ignoranti e i ritardati mentali…impossibile! specialmente in città come salerno ove il 90% campa a scommesse e reddito di cittadinanza.
Ma vai a cagare cagona