Trema la Serie C. La raffica di rinvii dell’ultimo turno ha fatto salire a 18 il pacchetto delle gare da recuperare ma la situazione sulla diffusione del Coronavirus peggiora di settimana in settimana e dunque la Lega Pro ha iniziato a interrogarsi sul futuro del campionato: fermarsi, proseguire oppure stoppare tutto e ripartire quando il momento lo permetterà? In particolare è quest’ultimo punto a essere preso in considerazione perché fermarsi brutalmente senza avere un piano B da mettere in atto potrebbe essere la mazzata finale per i club che già fanno fatica a chiudere il bilancio, significherebbe mandare in fumo tutti gli sforzi fatti finora ed è perciò una via da non imboccare.
Al vaglio della Lega Pro ci sono in sostanza tre possibilità di cui solamente una appare realmente strutturata e dunque percorribile. L’opzione A è quella di eliminare i playoff dal campionato, questo permetterebbe di guadagnare un mese (maggio) sulla naturale fine della regular season (fine aprile). L’opzione B sarebbe quella di completare il girone di andata per poi concentrarsi sui playoff. La terza è quella di chiudere il campionato e studiare un meccanismo allargato di playoff e playout che comprenda tutte le squadre. L’opzione B e C non sembrano percorribili perché attuarle significherebbe cambiare le regole in corsa e molto difficilmente le società lo accetterebbero: si poteva studiarlo a settembre, non certo a metà novembre. La prima opzione appare invece essere quella più alla portata.
Certamente le soluzioni sarebbero facilitate se si facesse cadere la regola che vuole il termine di tutti campionati (spareggi compresi) in tempo per l’inizio a giugno dei campionati Europei. E’ comprensibile che fosse così negli anni passati, non certo in questo, perché è una difficoltà in più su una stagione già al limite delle sue possibilità. D’altronde quanti giocatori di Serie C andrebbero ipoteticamente agli Europei? Nessuno. E se anche ce ne fossero un paio – cosa improbabile – sarebbe sufficienti metterli davanti alla scelta.“
Torniamo quindi all’opzione principale sul tavolo dei dirigenti in Lega Pro. L’idea di base – se necessario – sarebbe quella di allungare la stagione (l’ultima di campionato è prevista per il 25 aprile) andando a prendere tutto il mese di maggio (solitamente dedicato ai playoff) in modo tale da guadagnare un mese per poi disputare dei playoff ridotti a giugno, magari coinvolgendo solamente le seconde e terze in classifica.
Esiste però una variante su questo tema che risulta molto interessante. Si potrebbe infatti copiare la Serie D, stoppare il campionato a partire da domenica 17 novembre per un mese, fino a domenica 13 dicembre. In questo mese potrebbero giocarsi solamente i 18 recuperi in modo tale da riequilibrare i gironi dopodiché, dal 13 dicembre fino al 30 maggio 2021 ci sarebbero a disposizione la bellezza di 25 domeniche. Giocando ogni settimana, con una manciata di turni infrasettimanali, si arriverebbe a fine maggio con il campionato regolarmente completato – al netto dei recuperi mancano 29 giornate da disputare – per poi giocarsi tutti gli spareggi completi, playoff e playout, nel mese di giugno.
Questa soluzione non andrebbe a intaccare le regole guida della stagione 2020/2021 garantendo la disputa di tutte le partite di campionato e il meccanismo completo dei playoff.“
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