Il decreto prevede che tale contributo sia erogato, soltanto in 29 città e risulta incomprensibile che gli aventi diritto siano in poche città sull’intero territorio nazionale, quando l’Italia brulica di Centri Storici importanti e non inseriti nel Decreto.
Il 90 % del territorio italiano vive di turismo e di conseguenza il decreto in oggetto presenta gravi limiti territoriali. Non conosco le valutazioni e gli studi che hanno portato alla formulazione del decreto in tale forma, ma se esistono assenza di dati, imputabili alla mancanza della trasmissione da parte delle Amministrazioni pubbliche competenti, tale inadempienza non possono ricadere su gli Operatori Commerciali che vivono principalmente di turismo.
Se la selezione delle città ammesse al nuovo aiuto a fondo perduto è stata operata sulla base del rapporto tra presenze turistiche straniere annue e numero di residenti, tale criterio è altamente discriminante e lascia fuori centri turistici come Alassio, Amalfi, Erice, Loano, Ostuni, Ravello ecct. Ci sembra assurdo, ha affermato Florio, che in un momento particolare come quello che stiamo attraversando, vengano tagliati fuori da questo decreto, centri storici di località di alta densità turistica.
Mi auguro, conclude il Presidente della FENAILP Turismo che, voglia rivedere ed ampliare l’elenco delle località previste dll‘art. 59 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 104 per fornire, a chi ne possiede i requisiti, di usufruire dei ristori previsti.
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