Il Tribunale ha affermato la legittimità dell’Ordinanza impugnata, tenuto conto che la stessa, nel quadro di persistente emergenza sanitaria – vieppiù aggravata per la Regione Campania, nelle more inserita in cosiddetta “zona rossa” -, intende corrispondere proprio alle esigenze manifestate dai genitori, anche nell’interesse dei figli minori, di rapida ripresa delle attività “in presenza” ed individua, allo scopo, un percorso necessariamente caratterizzato da gradualità e prudenza, accompagnato da ulteriori misure cautelative allo stesso preordinate (screening volontario preventivo su auspicabilmente ampia platea di personale docente e non docente personale impiegato nella scuola, monitoraggio e successiva valutazione dei dati relativi all’andamento della curva epidemiologica).
Il provvedimento regionale contempera con equilibrio e ragionevolezza – secondo sempre quanto rilevato dal TAR- il carattere prioritario del diritto alla salute dei cittadini con le esigenze rappresentate dai ricorrenti.
In zona gialla scuole chiuse, in zona rossa scuole aperte chi ci capisc nient.
Sarà il secondo o il terzo ricorso presentato da questi genitori così vogliosi di togliersi i figli dai piedi ma chi caccia i soldi? Non è proprio così economico…
Hann skiattá!…a pesci in faccia pure dal TAR
vorrei sapere ste lote che fanno ricorso chi sono, per sput… in faccia quando le incontro