Vincenzo De Luca traccia le linee guida delle prossime settimana in Campania sul fronte Covid. Sulla riapertura delle scuole in Campania, dice «non si riapre se non in sicurezza».
Ed è infatti probabile che non si riaprirà il 23 novembre. Il motivo è anche che il piano di tamponi antigenici proposto su base volontaria dalla regione a prof e studenti non funziona: poche adesioni, tanti problemi burocratici. Poco fa anche Anci, l’associazione dei Comuni, ha chiesto di non riaprire a scadenza di ordinanza regionale.
Dice De Luca:
Stiamo lavorando sulle scuole. L’ordinanza che prevede la possibilità di riapertura di asili e prime elementari è subordinata a un accertamento epidemiologico. Abbiamo un’ondata di richieste per non aprire: i genitori sono preoccupati. La riapertura per il 24 era una previsione, non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di rigore e tutela, la manterremo. È possibile e probabile che non si riapra quando abbiamo previsto e comunque non riapriremo nulla se non avremo certezze dal punto di vista sanitario.
“Ma quale zona rossa, perché in Campania abbiamo la zona rossa? Abbiamo la zona roseé, fiorin fiorello l’amore è bello vicino a te…». Vincenzo De Luca ridicolizza la zona rossa Covid, ovvero la classificazione imposta dal dpcm del governo