E ancora a Fuorigrotta, poco prima della galleria Laziale, i residenti denunciano che qualcuno almeno una volta a settimana delizia gli abitanti con spettacoli pirotecnici accompagnati da concerti neomelodici a tutto volume. Ma sono decine e decine gli episodi che fotografano un utilizzo schizofrenico dei fuochi d’artificio, dal centro città alla periferia, una pessima consuetudine direi. Fa parte di quel patrimonio di abitudini devianti da sradicare. Occorrono sanzioni e controlli severi a tappeto per evitare comportamenti da Far West”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.
“Il fenomeno dei fuochi d’artificio è stato più o meno contenuto durante il primo lockdown. Ora invece è a briglie sciolte. Molte volte – ha aggiunto Borrelli – l’esplosione di fuochi pirotecnici è un segnale per la criminalità organizzata: l’arrivo di un carico di droga, l’apertura di una piazza di spaccio. Abbiamo inviato le segnalazioni arrivateci alle forze dell’ordine per chiedere controlli e verificare che non si tratti di episodi legati al mondo della camorra”.
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