Non consentiamo più a nessuno di dire che il Movimento 5 Stelle intende abbandonare le battaglie ambientali per le quali siamo nati. E a chi finge di non comprendere che dopo 5 anni di denunce e dossier intendiamo passare alle proposte e alle soluzioni, rispondiamo con i fatti e con l’impegno che stiamo già mettendo in campo.
Nelle prossime ore depositeremo una proposta di legge con soluzioni importanti contro il fenomeno dei roghi tossici, istituendo un fondo regionale da destinare ai Comuni per la rimozione dei rifiuti dalle aree abbandonate che continuano a essere oggetto di incendio. E se in molti territori non si placa il fenomeno dei roghi tossici è proprio perché i Comuni non hanno mai ottenuto le risorse necessarie dalla Regione per ripulire zone periferiche da sempre oggetto di sversamenti di qualunque genere.
Il nostro testo prevede inoltre il rafforzamento del controllo del territorio, con il funzionamento h 24 delle sale operative antiroghi che oggi funzionano solo poche ore al giorno, e affidando ai vigili del fuoco poteri di sorveglianza e non più solo di spegnimento, tenuto conto che grazie al lavoro del M5S presto sorgerà una caserma proprio a Giugliano.
Prevediamo inoltre l’attivazione di una piattaforma online con la quale i sindaci potranno interagire con le istituzioni competenti per segnalare le criticità ambientali del loro territorio e in cui dovranno inserire i dati sul censimento delle aree oggetto di abbandono e roghi di rifiuti previste dalla legge 20/2013″. E’ quanto annuncia la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Domani stesso – prosegue Ciarambino – presenteremo la richiesta per istituire una Commissione di inchiesta su bonifiche, risanamento e riqualificazione dei siti inquinati della Campania. Una commissione che, per sua natura istituzionale, avrà poteri rafforzati rispetto a una commissione speciale e che indagherà a che punto sono le bonifiche, come sono stati spesi i fondi, e seguirà da vicino anche l’iter delle attività di riqualificazione dei troppi siti inquinati che abbiamo in Campania.
Vogliamo capire cosa è stato fatto e come si intende continuare ad agire anche in zone come Calvi Risorta, Lo Uttaro, Pianura, nell’area di San Vito a Ercolano o per il fiume Sarno, tanto per fare qualche esempio. E lo faremo anche istituendo tavoli con esponenti di Governo, della Regione Campania e con tutte le associazioni e i comitati civici che da anni si battono per un ambiente più sano e una regione che torni ad essere fertile e rigogliosa. Il tempo della denuncia è finito. Ora è il momento di restituire dignità alle nostre terre e alla nostra gente”.
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