Il Black out in Consiglio regionale
Black out dopo un’ora e venti di discussione. Giusto il tempo per ascoltare il governatore, credere nella necessità di “digitalizzare tutto quello che fa la Regione per la trasparenza e per adeguasi ai tempi dell’economia” e prendere atto “in diretta” che proprio i sistemi informativi del consiglio regionale fanno le bizze.
“Un blocco elettrico”, fanno sapere dall’ufficio stampa. Per garantire il distanziamento e la sicurezza di tutti in tempi di emergenza covid, nell’aula del centro direzionale sono presenti solo i consiglieri regionali e gli assessori della giunta. Per giornalisti e tutti gli altri interessati ai lavori della terza seduta convocata in questa nuova consiliatura, è possibile collegarsi al sito del consiglio regionale e seguire lo streaming.
Dopo De Luca, parla il capo dell’opposizione di centrodestra Stefano Caldoro che sottolinea “gli errori commessi nella fase della pandemia con la Regione in zona rossa”. Poi la parola a Carmine Mocerino, capogruppo di De Luca presidente, e a Valeria Ciarambino dell’M5s. E proprio nel corso dell’intervento di Ciarambino salta la diretta. Erano le 13.40. Buio. E le telecamere non si sono ancora riaccese sul consiglio. Era già successo a causa del maltempo il 17 novembre, quando il collegamento era andato in tilt”. La diretta è ripresa alle 14.10.
1. La sanità e gli ospedali
“Abbiamo un miliardo e 300 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera”, ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, illustrando il programma di governo nella seduta di oggi del Consiglio regionale della Campania. Piani di ammodernamento e di realizzazione di nuovi ospedali e presidi sanitari che però “devono far i conti con la desertificazione degli uffici tecnici delle Asl” ma l’obiettivo deve essere quello di far diventare la Campania la prima regione per strutture”. “Possiamo fare che quello è un ritardo storico – ha proseguito De Luca – diventi un primato: quello di avere la rete ospedaliera più moderna d’Italia”.
2. Un piano industriale e la questione ambientale
Il primo punto del piano di De Luca è “l’acquisizione di un piano industriale in grado di collocare il nostro apparato produttivo, in maniera non drogata, nell’ambito del mercato mondiale puntando sulle nostre eccellenze. Penso a un piano di sviluppo della nostra economia in grado di reggere con le esigenze di competitivita’ del mercato mondiale”. De Luca parla anche di “risolvere definitivamente le criticita’ ambientali che soffriamo da decenni, a partire dal problema dei rifiuti, il ciclo delle acque e la depurazione”.
3. Riqualificazione di territori e periferie
Il terzo punto del piano quinquennale di De Luca è quello della “qualità urbana”. “Ci dedicheremo- dice il governatore- alla riqualificazione di interi territori della regione, a partire dal completamento dei masterplan e da interventi nelle periferie urbane”. La Regione Campania “punterà a valorizzare la sua anima potenziando i suoi valori di fondo: la solidarietà, la cultura e l’identita’”, sottolinea il presidente della giunta.
“Stiamo lavorando per definire in maniera organica un piano di assetto logistico che riguarda l’interno dell’area portuale in collegamento con gli interporti di Nola e Marcianise“, ha quindi annunciato il presidente della Giunta regionale. “Nei primi mesi della Legislatura dobbiamo lavorare per approvare una nuova legge urbanistica – ha proseguito – , negli ultimi mesi della passata legislatura abbiamo svolto un buon lavoro, bisogna spingere nella direzione della semplificazione per renderla efficace”.
4. Scuola e formazione
Per il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, la Campania deve essere “una Regione che non perda l’anima, anzi che la rilanci nel mondo della scuola, delle disabilità, della formazione, sempre più adeguata alle esigenze delle imprese, i beni immateriali devono rimanere uno dei segni caratterizzanti della Regione Campania“.
“Avremo davanti in Italia e in Campania il problema più drammatico: la crisi demografica, il prossimo anno l’Italia scenderà sotto i 60 milioni di abitanti, è una soglia simbolo che evidenzia un dato drammatico con un Paese che invecchia e che nell’arco di sette anni non avrà più le risorse per pagarsi i servizi di civiltà come un sistema pensionistico moderno, il sistema scolastico. Bisogna lavorare su un piano di sostegno alla genitorialità, a cominciare dal sistema degli asili nido e delle scuole”, ha aggiunto De Luca nel corso dell’illustrazione del programma di governo in Consiglio regionale della Campania.
5. Sburocratizzazione e digitalizzazione
Il quinto obiettivo, che De Luca definisce “il piu’ importante di tutti” è quello di “operare una sburocratizzazione radicale e puntare alla digitalizzazione totale di tutti i servizi e di tutte le attivita’. L’obiettivo è la Campania prima in Italia dal punto di vista della digitalizzazione”.
… d’altronde con un numero “uno” come “lui” … il minimo da aspirare è 1!!! Come mai non si è pensato ad una vera e grande scuola di cabaret…. tanto il maestro è qui!!! Se campo altri 100 anni …. nemmeno vedrò realizzato il 10 % di queste palle che butta all’aria e …. meno male!!!
Una volta contava chi aveva industria pesante,
Una volta contava chi aveva l’industria pesante, il nucleare, la chimica.
Oggi conta chi ha e chi fa l’information tecnology, servizi alle imprese e ricerca.
Il turismo deve essere una discreta percentuale, ma non quello a cui puntare. Un’economia chi vuol vivere di turismo stagionale non conta un cazzo. Anzi, è il povero della situazione!!!
Si alla meccanica, alla ricerca di un buon ciclo industriale dei rifiuti. Si alle start-up ed agli incubatori di imprese tecnologiche.
Qst è un piano di sviluppo, chi produce è ricco, altrimenti andiamo avanti a bonus e ad assistenza
Asini raglieranno, ma lei vada avanti governatore.
…. di caverna…. vada a farsi un giro nel ranch con i suoi simili… le pecore‼️ Per tanta abnegazione… sarei propenso a pensare che è stato promosso all’igiene intima del suo padrino padrone… ‼️
Mi sa che uno solo raglia a suo favore , asino peggio di lui
Parole soltanto parole