Esattamente come già avviene nelle regioni gialle. Il governo conferma la linea del rigore nel vertice con le Regioni, i Comuni e le province in vista del prossimo Dpcm, in vigore dal 4 dicembre.
A quelle già elencate in più si aggiungeranno misure particolari, necessarie perché a Natale ci si ritrova in casa, come il divieto di mobilità fra le regioni – hanno specificato i ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza – con eventuali deroghe per gli anziani soli.
“Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari, noi proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle”, ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, nel corso di un incontro di Confindustria Servizi Hcfs. “La terza ondata la evitiamo se dicembre diventa il mese nel quale pieghiamo definitivamente e azzeriamo questi dati dei contagi che sono drammatici”.
“Bisogna evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione: sono due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme – ha poi aggiunto il ministro – Difendiamo insieme l’impostazione ed evitiamo deroghe perchè potrebbero minare la tenuta stessa dell’impianto”.
“La terza ondata – ha detto ancora Boccia – la evitiamo se dicembre diventa il mese nel quale pieghiamo definitivamente e azzeriamo questi dati dei contagi che sono drammatici”.
L’unica eccezione, quindi, potrebbe essere una deroga per i nonni: l’ipotesi allo studio è quella di consentire a un familiare con il suo nucleo più stretto di potersi comunque spostare per trascorrere le festività con il genitore o il nonno solo.
Intanto, l’Ansa riferisce che nella bozza delle linee guida preparate dalla Commissione Ue sulle misure anti-Covid “al fine di ridurre i rischi di trasmissione nel periodo che segue la stagione delle festività, si invita a valutare di allungare le vacanze scolastiche o di ricorrere ad un periodo di apprendimento a distanza, in modo da introdurre un periodo cuscinetto ed evitare la diffusione dei contagi a scuola”.
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