Resta il modello della divisione in zone dell’Italia in tre fasce di rischio, giallo, arancione e rosso, anche se nel periodo a ridosso delle festività ci saranno altre misure restrittive non legate ai colori.
Ad esempio, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio c’è lo stop agli spostamenti tra Regioni, anche tra aree gialle.
Resta il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5 del mattino con unica eccezione della notte di Capodanno, quando il divieto di circolazione sarà esteso fino alle 7 del mattino. Per chi torna dall’estero dal 21 al 6 gennaio c’è l’obbligo di sottoporsi alla quarantena. I negozi saranno aperti fino alle 21 dal 4 dicembre al 6 gennaio in tutte le Regioni, tranne in quelle inserite nella zona rosse.
Stop a piste da sci e crociere nel periodo delle feste, e a gennaio si torna anche a scuola: studenti delle superiori e ragazzi di seconda e terza media potranno tornare in classe il 7 gennaio. È previsto il ritorno fra i banchi per il 75% degli studenti. Per quanto riguarda i cenoni delle feste, il governo non può imporre un numero di commensali consentito per cene e pranzi a casa, ma raccomanda fortemente di festeggiare solo con familiari conviventi.
“Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”, si legge nel dpcm.
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