Lo ha dimostrato uno studio preliminare, condotto su sei animali, pubblicato dalla rivista Plos One, che conferma diverse osservazioni fatte durante la pandemia.
Nella ricerca, coordinata dall’Universite’ Paris Est e che si e’ svolta a Parigi e a Beirut, a sei cani, tre precedentemente addestrati per rilevare esplosivi, due per trovare tracce di tumori nei pazienti e un cane da ricerca, sono stati addestrati a riconoscere l’odore del virus annusando campioni prelevati da 177 persone, di cui circa meta’ positive e sintomatiche mentre le altre erano negative e non presentavano sintomi di nessun tipo.
L’addestramento e’ durato da una a tre settimane a seconda del cane, e al termine il tasso di successo nell’identificare positivamente un campione prelevato da un paziente positivo e’ risultato tra il 76 e il 100%. “Questi risultati, anche se preliminari, sono promettenti – affermano gli autori -, e cani addestrati potrebbero essere usati per un primo screening rapido di possibili positivi al Sars-Cov-2”.
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