Che il tema abbia attirato l’attenzione dei criminali informatici è confermato anche dalle notizie recenti di attacchi all’Ema, l’autorità europea per i farmaci, finalizzati proprio a carpire documenti sui vaccini.
Dopo quelli di Pfizer, anche quelli di Moderna sarebbero stati oggetto di attacco, come ha affermato la stessa azienda. “Europol, agenzia dell’Unione Europea finalizzata alla lotta al crimine nel territorio Ue – spiega la società di sicurezza Check Point Research – ha già emesso una notifica di allarme preventivo sulla criminalità legata ai vaccini durante la pandemia.
Tutti i venditori trovati accettano solo pagamenti in bitcoin, riducendo al minimo le possibilità di essere rintracciati; mettendo ulteriormente in dubbio l’autenticità dei farmaci che stanno vendendo.
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