Altro che uomo solo al comando: con il ministro della Salute e il suo staff, con i miei collaboratori, con migliaia di medici e di infermieri, l’esercito, alcune grandi aziende pubbliche italiane, la comunità scientifica e con il sostegno quotidiano del governo, noi siamo pronti. Non perderemo neanche un minuto e non conserveremo una sola dose nei nostri magazzini.
Sarebbe intollerabile”, ha confermato in una intervista al Corriere della Sera, in cui ha aggiunto che “quanto alle priorità nella popolazione, si inizierà dagli 11 milioni di abitanti che hanno più di sessant’anni, a partire dai più anziani in giù.
Nella seconda fase di vaccinazioni dovranno rientrare anche i lavoratori che svolgono servizi essenziali che li mettono a rischio: forze dell’ordine, scuola, trasporto pubblico e anche le carceri”
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