Un vuoto colmato dal leggero ticchettìo della pioggerellina, uno dei pochi segnali di vita normale in un giorno, il 24 dicembre, che è sempre stato un giorno speciale, da mangiare, divorare in fretta prima del cenone, tra amici e conoscenti da beccare in giro tra corso e lungomare, per abbracciarsi, farsi gli auguri, scambiarsi pacchetti di ogni dimensione e regali di ogni genere. Un giorno speciale da bere tutto d’un fiato, nei brindisi di gruppo davanti ai bar, prima di tornare a casa un po’ alticci ma felici.
I salernitani hanno sempre avuto i loro intoccabili riti da rispettare, alla vigilia di Natale, da qualche anno in qua hanno sempre avuto anche un’Hyde Park dove urlare “auguri” al mondo intero, i gradoni della spiaggia di S.Teresa, dove darsi appuntamento per quella che prima era una grande, unica comitiva che oggi si chiamerebbe “assembramento”.
Questa vigilia di Natale è senza audio: manca il vociare della gente, manca il cin-cin dei bicchieri, manca qualche botto di Capodanno sparato in anticipo e l’urlaccio di disappunto degli anziani che giocano a carte dinanzi al chiosco. Questa vigilia di Natale è senza gente, senza struscio, senza la consueta disperata corsa nei negozi per comprare gli ultimi regalini.
Ma questa vigilia di Natale, che sembra priva di tutto, non è affatto priva di senso. Se la vigilia è speranza e attesa, il Natale è la festa e il Natale arriverà. Così come arriveranno tempi migliori per tutti noi. Nell’attesa, speriamo. I giorni degli assembramenti, anzi, delle allegre comitive torneranno.
fonte Liratv.it (Ivano Montano)
L’abbiamo fatto ieri…. !!
E vai col malox… sai come gli è presa male ….. capite a me!!! Biahahahah
Non è la fine del mondo, non capisco tutti sti problemi per queste cretinate. Pensate alle cose serie
Ma veramente pensate che la vita sia fatta solo di feste, festini e di bicchieri in mano?
W Bicienzooooo . Grande Montano..Ora ci sentiamo tutti meglio
Un giorno capiremo da che parte siete