La prima c’è stata alle 10 e 8 secondi, come registrato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di una scossa molto lieve, di magnitudo 1, nonostante ciò è stata chiaramente avvertita in quanto molto superficiale: è avvenuta ad appena 1 km di profondità.
La seconda, poco meno di 15 minuti dopo: è stata registrata alle 10:18:10, alla stessa profondità stimata ma con magnitudo 1.7. Per entrambe l’epicentro è stato localizzato nella zona di Agnano-Pisciarelli.
Si tratterebbe di fenomeni legati al bradisismo, che da sempre caratterizza tutta l’area dei Campi Flegrei. Nelle ultime settimane sono state avvertite numerose scosse, tutte di magnitudo bassa ma molto superficiali e per questo avvertite chiaramente dalla popolazione; in quasi tutti i casi il movimento della terra è stato anticipato da un boato.
Il terremoto più forte c’era stato il 28 dicembre, alle 9:09: una scossa di magnitudo 2.6 a una profondità di 2 chilometri, con lo stesso epicentro delle due di oggi.
Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, aveva comunicato alla cittadinanza il divieto di avvicinarsi all’area Pisciarelli, al limite tra Pozzuoli e Agnano, per il pericolo di emissioni di fango bollente come conseguenza.
Il 22 dicembre era stato diffuso il bollettino dell’INGV: nella settimana tra il 14 e il 20 dicembre nella zona dei Campi Flegrei sono state registrate 96 scosse e c’è stato un aumento del sollevamento da settembre (da 6mm a 10mm al mese) ma, spiegano gli esperti “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.
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