Inoltre, sempre a differenza del vaccino Pfizer, quello di Moderna “viene conservato a temperature comprese tra i -15 e -25 gradi, ma è stabile tra +2 e +8 gradi per 30 giorni se in confezione integra; il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, ed è quindi già pronto all’uso”. Secondo Aifa, “rispetto al vaccino Comirnaty, sulla base dei dati attualmente disponibili, il profilo di sicurezza e di efficacia del vaccino Moderna appare sostanzialmente sovrapponibile”, come si legge nella nota.
Ciò vuol dire che non ci sono differenze sostanziali di efficacia tra i due tipi di vaccino. “Salutiamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione un secondo strumento per questa campagna vaccinale che sta raggiungendo ottimi risultati in Italia.
Si tratta di un vaccino sostanzialmente equivalente rispetto al primo, con dati molto convincenti rispetto a tutte le popolazioni a rischio”, è stato il commento del Direttore Generale, Nicola Magrini.
A lui ha fatto eco il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù: “La scienza ci ha fornito in pochissimo tempo un’altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio, ma anche limitare la circolazione del virus se, come è auspicabile e come sta in affetti accadendo, l’adesione alla campagna vaccinale sarà convinta e sostenuta”.
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