IL CORDOGLIO DEI SINDACATI. L’operaio deceduto si chiamava Ceres Antonio, di anni 65 e risiedeva nel comune di Pontecagnano Faiano . L’uomo stava lavorando, con una ditta edile di Eboli , allo scavo e alla pulizia di un canalone per la realizzazione di una strada secondaria che collega il centro del Comune di Siano con la frazione Torello del Comune di Castel San Giorgio quando , all’improvviso , è rimasto sepolto dal crollo di una parete di terreno.
Cordoglio e vicinanza vengono espressi ai familiari dalla Cgil di Salerno.
E’ il secondo infortunio mortale , in edilizia , avvenuto nel giro di poche settimane, nella nostra provincia , “tragedie continue” dichiarano in una nota congiunta Luca Daniele segretario provinciale della Fillea ed Arturo Sessa segretario generale della Cgil di Salerno.
Una situazione drammatica che impone , da parte degli enti preposti alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro ,visite ispettive più frequenti e misure ancora piu’ stringenti.
La fascia d’età, in edilizia, dove maggiormente si verificano incidenti mortali e quella che supera i 60 anni ed è per questo che , come sindacato, da più anni, ai vari governi che si sono succeduti continuiamo a richiedere riforme pensionistiche oculate che riconoscano il fatto che non tutti i lavori sono uguali tra di loro e soprattutto che , ad una certa età, tutti quei lavoratori esposti ad attività gravose, usuranti ed ad alto rischio di infortuni o malattie professionali vengano collocati anticipatamente in pensione.
Bisogna continuare ad incentivare la formazione professionale degli operai ma occorre soprattutto sconfiggere una volta e per sempre la cultura del massimo ribasso e del taglio degli oneri della sicurezza che purtroppo ancora oggi avviene in molti luoghi di lavoro ed in molte gare d’appalto.
Continueremo con l’opera di monitoraggio e di denuncia , che da anni stiamo portando avanti , continuando a costituirci parte civile nei vari processi penali per infortuni gravi e gravissimi che avvengono sui luoghi di lavoro, hanno concluso i sindacalisti.
Operaio a 65 anni, dipendente statale in pensione a 50!
Vergogna Italiota!
Grazie Fornero
La cgil poteva risparmiarsi questa ennesima farsa….i nostri sindacati cosa facevano quando i nostri grandi governanti allungavano la pensione a 70 anni. Farabutti tutti! Cordoglio per questo ennesimo martire di uno stato che non c’è più!
Purtroppo sia i sindacati che l’intera sinistra di oggi si sono legati a filo doppio con i capitalisti e si sono venduti anni e anni di conquiste ottenute nel tempo dai lavoratori, ormai non c’è più credo non ci sono più ideali si scendono per il Dio danaro, sindacalisti che girano in auto costose abitano in case da favola ma cosa pensate che queste cose piovano dal cielo? Vengono esclusivamente dalla vendita dei diritti di chi lavora. Comunque onore e rispetto per l’ennesima vittima sul lavoro.